Con una nota l’Ente provinciale di Siracusa ha reso nota una sintesi dei lavori di questa mattina della quarta e della sesta commissione consiliare a proposito del Piano territoriale provinciale:
“La riunione di questa mattina, che ha visto la quarta e sesta commissione consiliare e quanti interessati confrontarsi con i progettisti del Piano territoriale provinciale Martinico, La Greca e Ignaccolo, ha avuto il merito di mettere in luce la necessità che il Consiglio provinciale integri il lavoro svolto dai tecnici con l’introduzione di alcune emergenze territoriali esistenti nella nostra provincia che non sono state contemplate all’interno dello strumento e con alcune idee che appartengono al dibattito pubblico e che un domani potrebbero diventare realtà trovando sostegno proprio nel nostro strumento di pianificazione.
La mobilità in bicicletta individua direttrici di pregio, ma deve tener conto dello sviluppo in questa direzione che può avere il Plemmirio dove vecchi sedimi stradali adiacenti la strada provinciale possono essere naturalmente immaginati come future piste ciclabili. Nella stessa direzione, idee come quelle espresse dalle associazioni Plemmiryon e Lamba Doria sulla nascita di un Parco della Memoria potrebbero trovare ristoro e sviluppo nel Piano territoriale.
La rete museale individuata dall’Amministrazione, pur meritevole, lascia sul territorio realtà esistenti significative delle quali oggi non c’è traccia nel Piano, come il Museo del mare di Siracusa, in fase di realizzazione, o l’Ecomuseo del Cenacolo Domenicano, la Casa del ’900, il Museo del Ricamo, il Museo etnologico o alcuni Musei di civiltà contadina che vanno riconosciuti insieme a quant’altri il lavoro delle commissioni individuerà nei prossimi giorni. Infine penso ad alcune aree di pregio naturale che in futuro potrebbero essere oggetto di una gestione più idonea rispetto a quanto oggi avviene com’è il caso del Pantano Cuba a Pachino.
L’invito rivolto ai presidenti Gino Gionfriddo e Giuseppe Bastante, che stanno facendo un ottimo lavoro in vista dell’approvazione da parte del Consiglio provinciale dello strumento definitivo, è quindi quello di elaborare un documento in queste settimane che possa raccogliere tutti i contributi che oggi mancano alla “fotografia d’insieme” scattata dai tecnici, che hanno apprezzato parecchio questa volontà di integrare e completare il lavoro da essi svolto”.
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