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Siracusa: Polizia Municipale e sanzioni, il consigliere Rodante dice la sua e ricorda il ruolo del Consiglio comunale

Una nota del consigliere comunale di FLI avv. Fabio Rodante si concentra sulla relazione tra il Corpo di Polizia Municipale e i cittadini, anche alla luce dell’episodio verificatosi ieri (leggi qui l’altro articolo sull’argomento):

“Gli episodi di intolleranza tra i cittadini e gli agenti del Corpo di Polizia Municipale emersi negli ultimi mesi, danno ragione ai consiglieri comunali che hanno affrontato con serietà e largo anticipo la questione legata alle problematiche connesse al processo di prevenzione e repressione delle violazioni al Codice della strada a Siracusa.

Gli agenti della Polizia Municipale hanno da sempre avuto il sostegno del consiglio comunale e dell’amministrazione, perché svolgono un ruolo di particolare difficoltà, che li espone personalmente e li fa apparire quasi antagonisti rispetto ad una popolazione frenetica e spesso indisciplinata. Esprimo, dunque, a nome del gruppo che rappresento, profonda solidarietà nei confronti di chi è stato vittima di atti di violenza ingiustificabili che dovranno per questo essere repressi con pene esemplari.  Ma di fronte alla reiterazione di episodi incresciosi come quelli riportati dai mass media, di costanti denunce da parte della popolazione che si sente vessata, e di discutibili “stati di agitazione”, proclamati dai sindacati della polizia municipale, non si può di certo restare a guardare.

Il civico consesso ha il diritto ed il dovere di riprendere in mano le redini di un cavallo che sembra impazzito. La richiesta di chiarimenti al sindaco, all’assessore competente e al dirigente incaricato, sono frutto di un malessere collettivo del quale è necessario accertare la veridicità o meno. Il ruolo di vigilanza e controllo attribuito ad ogni singolo consigliere comunale, non può essere interpretato a corrente alternata, come una mera strumentalizzazione del proprio ruolo politico o una richiesta di maggiore tolleranza nei confronti di una popolazione indisciplinata.

Il rigore e la correttezza richiesti al comando di Polizia Municipale possono trovare nel buon senso una giusta via per concretizzare quell’azione di prevenzione da tempo auspicata. Un confronto sereno tra il consiglio e l’amministrazione comunale sulla politica di prevenzione e repressione delle violazioni al codice della strada, e su un nuovo e più moderno assetto organizzativo dell’intero Comando, potrà di certo essere chiarificatore di tutti i malintesi e le contraddizioni di cui la città è stata sino ad oggi l’unica vittima”.


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