Il Siracusa Pride 2025 è alle porte e, come ogni anno, si preannuncia un evento ricco di significato e contenuti. L’intervista con i protagonisti dell’organizzazione ha messo in luce l’importanza di questo appuntamento, non solo come una celebrazione ma anche come un’occasione di protesta e riflessione sui diritti della comunità LGBT+ e su tutte le discriminazioni che essa subisce quotidianamente. A parlare di questa manifestazione, tra gli altri, sono il vicepresidente di Arci Gay Siracusa Sebastiano Cammisuli, la presidente di Arci Siracusa Eleonora Gennaro, la rappresentante di Rea Rete Empowerment Attiva Erica Barresi, e la responsabile del Centro Antiviolenza di IPazia Nadia Germano Bramante. L’evento prenderà il via domani 4 luglio con un evento ludico a Marzamemi, località simbolica scelta per portare il messaggio del Pride anche nei piccoli comuni, dove spesso le persone della comunità LGBT+ si sentono emarginate.
L’iniziativa, che si inserisce nel calendario degli eventi del Pride, è solo il primo passo di una serie di attività che culmineranno il 19 luglio con la grande parata. Tra i momenti più attesi c’è anche la tavola rotonda dell’11 luglio, che affronterà il tema “L’Arcobaleno oltre il mare” e si concentrerà sulle difficoltà che affrontano i migranti appartenenti alla comunità LGBT+ in diversi Paesi, in particolare quelli che vivono in contesti dove i diritti sono negati e persino puniti con la pena di morte. A questo si aggiungono altri incontri e flash mob che si terranno durante la parata, dove, oltre alla celebrazione, sarà lanciato un forte messaggio di protesta. Il Pride di quest’anno non è solo un evento di visibilità, ma anche di lotta contro la discriminazione, la violenza e l’emarginazione.
Come ha detto il vicepresidente di Arci Gay Siracusa, l’evento deve essere non solo una festa ma anche una forma di protesta contro i diritti ancora negati e la violenza che persiste. In questa direzione, il Pride assume sempre più una dimensione intersezionale, abbracciando non solo la lotta per i diritti LGBT+, ma anche quella contro la violenza di genere e altre forme di oppressione, tra cui l’abilismo e l’ageismo. In particolare, la presidente Eleonora Gennaro ha ribadito l’importanza dell’approccio inclusivo, che riconosce tutte le diversità senza escludere nessuna, e il programma di quest’anno si inserisce perfettamente in questa filosofia, trattando temi che spaziano dal diritto all’uguaglianza salariale all’emancipazione femminile, passando per i diritti dei migranti e dei disabili.
Il Pride, infatti, è diventato ormai una manifestazione che non si limita a celebrare, ma che invita alla riflessione e all’impegno, come sottolineato dalla madrina Big Mama, icona della cultura LGBT+ che prenderà parte all’evento e che, con la sua popolarità, aiuterà a sensibilizzare un pubblico ancora più ampio. La manifestazione culminerà il 19 luglio con la grande parata che partirà da Piazza Euripide, attraversando le vie principali della città, e che sarà seguita da eventi musicali e artistici, come il concerto di Big Mama. La manifestazione si concluderà il 20 luglio a Noto, con una festa di chiusura che celebra la libertà e l’uguaglianza. Ogni anno il Pride ci ricorda che la lotta per i diritti non finisce mai, ma va alimentata giorno dopo giorno con il coraggio di vivere liberamente, senza paura di esprimere chi siamo, in tutte le nostre forme.
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