Una reazione a caldo, forse una provocazione, ma niente di più concreto l’annuncio di Vittorio Sgarbi di voler rinunciare al trasferimento del dipinto del Caravaggio, Seppellimento di Santa Lucia, da Siracusa al Mart di Rovereto per una mostra che dovrebbe cominciare a ottobre e durare per circa tre mesi, e dovrebbe vedere anche la partecipazione di alcune opere di Alberto Burri.
Dovrebbe, il condizionale è doveroso. La rinuncia al prestito, infatti, non è stata mai un’ipotesi realmente sul piatto. Tanto che, proprio questa mattina, arriveranno i tecnici dell’Istituto centrale de restauro per fare una perizia al dipinto del Caravaggio e, pare, anche all’opera del Guinaccia, anch’esso esposto insieme al Seppellimento nella chiesta di Santa Lucia alla Badia.
Un sopralluogo che durerà tre giorni e dal quale uscirà il parere per il viaggio del Caravaggio a Rovereto. L’esito della perizia, con conseguente parere della Sovrintendenza, pare che sarà annunciato mercoledì pomeriggio, quando Vittorio Sgarbi, Fabio Granata, assessore comunale alla Cultura, e Alberto Samonà, assessore regionale alla Cultura, terranno una conferenza stampa proprio nel capoluogo aretuseo per comunicare la decisione definitiva.
D’altra parte, però, bisogna ricordare che se dovesse andare in porto il prestito, a Siracusa arriveranno altre opere provenienti dal Mart. Non solo. Sarà il museo a finanziare il restauro del Caravaggio e la teca in vetro necessaria per il trasporto. Il restauro, se dovesse essere giudicato necessario dai tecnici, sarà svolto all’aperto e quindi sarà fruibile a tutti.
Già da questa mattina la chiesa di Santa Lucia alla Badia è stata chiusa per lavori, e si attende per il primo pomeriggio l’arrivo dei tecnici. Poi, questa sera, sarà la volta di Vittorio Sgarbi. Il resto si vedrà.
© Riproduzione riservata - Termini e Condizioni
Stampa Articolo
© Riproduzione riservata - Termini e Condizioni