La moratoria per 3 anni alle attività food in Ortigia è pronta. È stata inserita nel regolamento su centro storico presentato ai nostri microfoni dall’assessore del Comune di Siracusa, Salvatore Consiglio, che ha evidenziato gli altri punti: decoro urbano e dehors. Adesso palla alla Giunta, poi il Consiglio comunale potrà modificarne la struttura e approvare il provvedimento finale. In vista ci sono le modifiche alla viabilità sul lungomare e riva della Posta, ma di questo in seguito se ne occuperà il collega alla Mobilità Vincenzo Pantano e riguarderà il divieto di sosta sulla parte esterna del lungomare e gli stalli riservati a residenti e autorizzati in piazza delle Poste.
“Abbiamo voluto creare un punto di equilibrio per tutelare il centro da ogni punto di vista – le parole dell’assessore Consiglio – tengo molto all’idea che questa amministrazione ha del suo centro storico con la costruzione di quei meccanismi finalizzati al suo raggiungimento”.
Per quanto riguarda le licenze delle attività di ristorazione in centro storico, già il vice sindaco Edy Bandiera aveva annunciato come lo stop in Ortigia (presumibilmente tra fine maggio e metà giugno) verrà “compensato” da misure di decontribuzione per chi vorrà aprire nuove attività in altre zone della città, come in Borgata, ma in una fase successiva. E c’è la conferma sulla durata del provvedimento (3 anni secondo la proposta della Giunta) anche se sarà il Consiglio comunale a esprimersi sull’argomento. Certo, è anche vero che i tempi sono stretti e l’assessore Consiglio non esclude che per questa stagione – qualora i tempi si dilunghino – si possa intervenire con un’ordinanza sindacale per le licenze food. Intanto, però, l’obiettivo è quello di condividerlo con maggioranza e opposizione.
Il regolamento, scaturito da esigenze igienico sanitarie, è composto da 3 parti: attività produttive, dehors e decoro urbano. Della prima si è già detta, ma riguarda anche una serie di iniziative quali il limite orario di somministrazione cibi e bevande e di diffusione musicale con tanto di sanzioni per chi non rispetta le regole. Ci si attende una diversificazione della proposta commerciale in Ortigia e la nascita di altre attività di ristorazione in altri luoghi della città. In seguito si verificheranno eventuali incentivi.
Su dehors e decoro urbano, l’obiettivo è di difendere l’estetica. I carrellati saranno coperti da box e dovranno adeguarsi al contesto della facciata o del dehor stesso, stop ai vestiti o calamite appesi nei muri o statue in bella mostra. Si punta pure alla destagionalizzazione con la chiusura dei dehors, ma il Comune ci sta lavorando e presumibilmente si arriverà per la stagione invernale.
L’amministrazione ha inoltre mappato l’isola dividendola in zone che dovranno essere più o meno tutelate e più o meno rilanciate, come ad esempio la Graziella. Tanta carne al fuoco, i tempi sono stretti, l’assessore confida nel Consiglio comunale – di cui tesse le lodi – per fare presto e bene. Ma la strada è tracciata.
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