In tendenza

Siracusa, prove di coalizione “progressista”. L’obiettivo: una città “unita e forte”. Ma manca il candidato

I partiti e i movimenti da diversi mesi hanno avviato un proficuo confronto in vista delle prossime elezioni amministrative. Un confronto rivolto soprattutto all'analisi dei problemi della città e alla condivisione delle relative soluzioni

Se nel centrodestra ancora si gioca al rimpallo per la scelta di un candidato sindaco di Siracusa, anche a sinistra – o nella cosiddetta area progressista – le cose non sembrano essere troppo diverse. O meglio: la coalizione c’è ed è composta da Lealtà & Condivisione, Movimento 5 Stelle, Sinistra Italiana, ex Articolo 1 area costituente verso il partito del lavoro, Cento Passi, Verdi, ma anche in questo caso, a poco meno di tre mesi dal voto amministrativo, non è ancora chiaro chi dovrà guidare le “truppe” verso “l’assalto” al Vermexio.

Intanto però L&C, M5S e gli altri partiti rendono nota l’idea di città che vogliono per i prossimi 5 anni, definendola “unita e forte”. I partiti e i movimenti da diversi mesi hanno avviato un proficuo confronto in vista delle prossime elezioni amministrative. Un confronto rivolto soprattutto all’analisi dei problemi della città e alla condivisione delle relative soluzioni. “In un’ottica di programmazione e di visione comune – dicono in una nota ufficiale -, vogliamo porre le basi per la costruzione di un gruppo che guarda con fiducia ai partiti, ai movimenti civici, alle associazioni, del campo democratico e progressista, che non rappresenti l’ennesima aggregazione elettorale, ma uno schieramento politico coeso con una ampia convergenza programmatica su cui impegnarsi per un intero mandato amministrativo, in grado di offrire alla città una credibile prospettiva di buon governo, alternativa al centro destra e in forte discontinuità con il metodo esclusivo e chiuso al confronto dell’attuale amministrazione”. Insomma, le porte della coalizione sono aperte a chiunque si senta alternativo al centrodestra e all’attuale amministrazione. Un messaggio chiaro a quel Partito Democratico che sembra non essere mai entrato in partita in vista delle amministrative siracusane.

L’obiettivo delle liste “progressiste” è quello di sviluppare politiche che passano dalla creazione di “nuove opportunità di lavoro, al miglioramento dei servizi e delle reti di protezione sociale per le fasce più deboli, dalla vivibilità delle periferie, alla salvaguardia del patrimonio culturale, dal sistema dei trasporti e della mobilità sostenibile, allo sviluppo ordinato delle attività economiche – con particolare attenzione al centro storico, dal governo del territorio attraverso un moderno piano urbanistico per la rigenerazione urbana e l’adattamento ai cambiamenti climatici, alla valorizzazione del rapporto tra la città e il mare, dalla gestione efficiente e sostenibile delle risorse idriche, alla tutela della biodiversità e delle aree di interesse naturalistico, dalla gestione circolare del ciclo dei rifiuti e la tutela della qualità dell’aria, al diritto allo sport, dal contrasto all’illegalità, alla lotta all’evasione tributaria: il lavoro che ci aspetta è molto impegnativo. Una città unita e forte, che non lasci indietro nessuno e che possa con le proprie risorse, tornare ad essere punto di riferimento e guida per la Sicilia Sud Orientale”.

Una serie di parole belle ma molto vaghe, che almeno fin qui non lasciano intendere in che modo la coalizione voglia svilupparle e contestualizzarle nel tessuto urbano siracusano. Parole in politichese, parole di coalizione, ma parole senza un volto. Perchè a oggi un candidato unitario non lo hanno ancora espresso. E il voto di fine maggio è sempre più vicino.


© Riproduzione riservata - Termini e Condizioni
Stampa Articolo


© Riproduzione riservata - Termini e Condizioni