Il vicepresidente della circoscrizone Tiche, Sergio Pillitteri, con una nota inviata alla stampa, prende le distanze dal presidente della stessa circoscrizione, Alessandro Cotzia, in merito alle dichiarazioni di quest’ultimo sulla mancata organizzazione di manifestazioni nel quartiere, la cui responsabilita’ sarebbe da attribuire unicamente all’amministrazione comunale aretusea.
“Di certo non posso che non condividere che quasi tutti gli eventi sono sempre accentrati sulle zone di Ortigia e dintorni – dichiara Pillitteri – cio’ sicuramente denota poca attenzione per i quartieri residenziali come Tiche o Epipoli, ma le responsabilita’ sono anche da attribuire alla mancata progettualita’ che da circa un anno e mezzo caratterizza la presidenza Cotzia. Infatti, in un anno e mezzo non abbiamo avuto nessun progetto posto all’attenzione del consiglio circoscrzionale, qualsiasi cosa che potesse rappresentare l’impegno da parte di chi oggi ricopre l’incarico di presidenza”.
“L’organizzazione di eventi non puo’ essere soltanto rappresentato da risorse calate dall’alto, senza nessun tipo di condivisione progettuale – sottolinea il consigliere – Ricordo al presidente Cotzia come il sottoscritto affiancato dal gruppo consiliare sia del Partito democratico che da Rifondazione comunista, sia stato portatore di ben due iniziative – eventi di carattere culturale a Tiche. Senza nessun tipo di inserimento in alcun calendario cittadino abbiamo realizzato con successo una tre giorni a dicembre 2008 sull’integrazione dal basso con il coinvolgimento di giovani, residenti del quartiere, commercianti e scuole, e successivamente una pesca di beneficenza a maggio 2009 in occasione della festa della Madonna presso la Sacra Famiglia”.
“Entrambi gli eventi – conclude Pillitteri – non rientravano in nessun calendario cittadino, ma hanno dimostrato come se si vuole si possono realizzare momenti importanti per il nostro quartiere anche senza risorse ma con l’impegno di chi da consigliere sente il dovere di impegnarsi e dedicarsi con passione al proprio quartiere. E’ necessario un maggior coinvolgimento dell’intero quartiere, dei commercianti, dei giovani, valorizzando quest’ultimi mettendo al centro delle politiche circoscrizionali le idee dei residenti e i loro interessi, cio’ che purtroppo sino ad oggi e’ mancato”.
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