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Siracusa radar al Plemmirio, quale l’impatto delle onde elettromagnetiche sulla salute e sull’ecosistema dell’Area?

Alla presenza di un pubblico attento e partecipato si è svolta ieri l’assemblea popolare indetta dalla Circoscrizione Neapolis in sinergia con l’Associazione Plemmyrion.

Dall’incontro è stato redatto un documento, riportato integralmente qui di seguito

“Premesso che il promontorio del Plemmirio è una delle aree di notevole pregio sotto il profilo ambientale e paesaggistico del territorio di Siracusa. Esso, infatti, oltre ad essere sottoposto a vincolo paesaggistico è interessato dalla presenza d’aree sottoposte a tutela ambientale ed archeologica, ed è prospiciente l’Area Marina Protetta del Plemmirio.

Visto che, in assenza di alcuna conferenza dei Servizi e all’insaputa del Consiglio Comunale, della Commissione Urbanistica, del Consiglio Circoscrizionale di Neapolis e della cittadinanza, il Comune di Siracusa, con determina dirigenziale del Comune di Siracusa n° 156 del 8 luglio 2010, ha concesso alla Guardia di Finanza Reparto Tecnico Logistico Amministrativo Sicilia, l’occupazione di mq 88(ottantotto) d’area di proprietà comunale presso la stazione di sollevamento fognario di Capo Murro di Porco per l’installazione di un radar per la protezione del territorio nazionale relativamente agli sbarchi dei clandestini.

Vista la convenzione del 02.09.2010 tra il Comune di Siracusa ed il Ten. Col. Renato Giovanelli per conto dell’Amministrazione Militare Guardia di Finanza,per l’occupazione di mq 88(ottantotto) d’area di proprietà comunale presso la stazione di sollevamento fognario di Capo Murro di Porco per la realizzazione di una rete di sensori radar di profondità per la sorveglianza costiera,con allegata pianta riconducibile ad altro luogo non meglio precisato.

Visto che si tratta della costruzione di un traliccio alto oltre 36 metri per il sostegno di un radar ad altissima frequenza che emette onde elettromagnetiche, reputate pericolose, per un raggio di quasi 4 km

Preso atto che l’Associazione Plemmyrion ha denunciato presso il Comando della Polizia Municipale di Siracusa, una serie di infrazioni commesse dalla ditta esecutrice dei lavori: l’occupazione superiore alla superficie di area concessa in uso gratuito del Comune di Siracusa e la dispersione nell’ambiente circostante di rifiuti pericolosi.

Considerato che il Comune di Siracusa ha concesso all’Amministrazione della Guardia di Finanza di costruire il manufatto in questione in un’area difforme da quella riportata nella convenzione del Comune che riguarda l’impianto di sollevamento fognario di Capo Murro di Porco e non l’acquedotto pubblico di Contrada Casevacche .

Considerato che il Comune ha permesso che lo stesso manufatto venisse costruito non rispettando: né l’area stabilita di 88 mq, né le distanze dai confini riscontrabili sulla pianta del progetto e né le misure dei basamenti in muratura e dello stesso traliccio in metallo riportato sugli elaborati consegnati

Ritenuto che la scelta di posizionare il radar presso l’area delle vasche dell’acqua dell’acquedotto Comunale e non presso l’area dell’impianto di sollevamento fognario di Capo Murro di Porco, come recita la sopracitata convenzione di cessione in uso gratuito dell’area comunale, appare estremamente pregiudizievole per la comunità residenziale, in quanto l’intero abitato del Plemmirio verrebbe a trovarsi, di fatto, fra la sorgente del fascio elettromagnetico generato dal radar ed il mare da sorvegliare, di sotto ad una «cappa» elettromagnetica dove presumibilmente potrebbero essere superati i limiti d’esposizione ai campi elettromagnetici previsti dalla legge.

Inoltre  la realizzazione dell’antenna radar caratterizzata da cospicue emissioni elettromagnetiche andrebbe a vanificare indiscutibilmente l’intero sviluppo dell’area, con una strada che il PRG prevede come collegamento tra l’acquedotto ed aree adibite a campeggio: non si possono di certo realizzare strutture frequentate da turisti, scolaresche e dove si preservano esemplari viventi della fauna e della flora accanto a manufatti ad alto impatto elettromagnetico come può essere il radar in questione.

 

 

 

 

A dimostrazione della scelta del sito da parte dell’Amministrazione Militare è stata asserita la circostanza che la zona circostante è scarsamente popolata. In prima battuta viene da chiedersi che, dato l’assunto, è confermato implicitamente che è sconveniente piazzare un tale manufatto in zone popolate, dato che vi sono certamente controindicazioni. Se così fosse basterebbe dimostrare che la zona è popolata in modo continuativo per stigmatizzare la semplicità delle affermazioni prodotte e la perfetta non conoscenza dei luoghi, dato anche la grave e superficiale confusione fatta per individuare l’attuale luogo di ubicazione di contrada Casevacche.

Considerato che L’ARPA Sicilia, interpellata dall’Associazione Plemmyrion, ha ribadito che non è stato fornito alcuno studio, da parte dell’Amministrazione Militare, sull’impatto elettromagnetico del radar in progetto che possa fornire le indispensabili garanzie necessarie per la salvaguardia della salute umana dai possibili effetti prodotti dalle onde elettromagnetiche emesse e che, la stessa, per individuare ,attraverso la simulazione,i siti più sensibili, ha bisogno di avere i dati relativi alle attrezzature che saranno impiantate.

Considerato che non è stata eseguita alcuna valutazione dei potenziali effetti delle onde elettromagnetiche sugli organismi vegetali ed animali e sull’ecosistema della riserva dell’AREA MARINA PROTETTA del Plemmirio che verrebbe ad essere investita.

Considerato che è esistente ,da tanto tempo,un’antenna radio,sempre di proprietà della Guardia di Finanza , di cui manca qualsiasi autorizzazione da parte del Comune e che già emette campi elettroagnetici mai rilevati

Considerato che non è stata presentata alcuna relazione di fattibilità ambientale, né studi sui prevedibili effetti della realizzazione dell’intervento e del suo esercizio sulle componenti ambientali e sulla salute dei cittadini

Considerato che la Soprintendenza di Siracusa ha risposto, alla richiesta di motivazione, che ,con nota n.18595 del 29.10.2010 ha autorizzato il traliccio (radar costiero di profondità), in seguito alla richiesta pervenuta dal Comando Generale della Guardia di Finanza, ai fini della difesa strategica del territorio nazionale.

Riteniamo che la Soprintendenza non ha la competenza per autorizzare la messa in opera del traliccio secondo il fine della difesa strategica del Territorio, ma è preposta dalla legge a fornire pareri di compatibilità o meno del manufatto secondo la competenza di tutela ambientale che le assegna la legge.

INVITA

Il Ministro dell’Ambiente On. Stefania Prestigiacomo ad intervenire al fine di salvaguardare la salute degli abitanti, l’integrità dell’ecosistema e scongiurare in maniera assoluta condizioni di rischio e/o danno delle aree sottoposte a tutela, affidando ad esperto la valutazione dell’impatto elettromagnetico del Radar sulla popolazione, nonché SIC, ZPS, AMP, tenendo conto degli obiettivi di conservazione di tali aree.

Sua Eccellenza il Prefetto Dott.ssa Carmela Floreno a disporre, nelle more, la sospensione dei lavori per un approfondimento di tutte le irregolarità riscontrate e di convocare una conferenza dei servizi tra tutti gli Enti coinvolti dall’iter autorizzativo insieme al Consiglio di Circoscrizione Neapolis e all’Associazione Plemmyrion

Il Sindaco Ing Roberto Visentin ad affidare ad un esperto del settore l’incarico di effettuare uno studio sull’impatto elettromagnetico del radar sulla salute ,ed a porre in essere tutte le iniziative affinché vengano eseguiti tutti i rilevamenti dell’inquinamento prima,dopo e durante l’esercizio del radar. Inoltre lo invitiamo ad accertare la fondatezza delle superiori segnalazioni in ordine all’esatta ubicazione del manufatto,all’area effettivamente utilizzata alla mancanza di autorizzazioni dell’antenna preesistente.”


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