Siracusa ha commemorato ieri i 1.297 caduti del Piroscafo Conte Rosso, durante una cerimonia tenutasi presso il Monumento ai Caduti d’Africa. Alla presenza delle massime autorità civili e militari, il sindaco Francesco Italia, l’assessore alla Cultura Fabio Granata, e il delegato di quartiere Alessandro Maiolino, insieme al presidente dell’Associazione Culturale Lamba Doria, Alberto Moscuzza, hanno riconsegnato alla città la lapide marmorea in memoria dei Caduti, vandalizzata lo scorso anno e restaurata per l’occasione.
Alla cerimonia hanno preso parte esponenti delle principali istituzioni militari della città, tra cui il comandante della Capitaneria di Porto, CV Antonio Cacciatore, e rappresentanti dell’Esercito, dell’Aeronautica, dei Carabinieri e della Guardia di Finanza.
Numerose Associazioni Combattentistiche e d’Arma hanno partecipato all’evento, inclusa l’Associazione Nazionale Carabinieri, l’Associazione Nazionale Finanzieri, l’Associazione Arma Aeronautica, e l’Unione Nazionale Mutilati per Servizio. Durante la cerimonia è stata anche inaugurata una tabella turistica che illustra la storia del Monumento ai Caduti d’Africa, un passo simbolico per preservare la memoria storica della città.
Il Conte Rosso fu una nave passeggeri adibita al trasporto di truppe durante la Seconda Guerra Mondiale. Il 24 maggio 1941, mentre era in navigazione da Napoli a Tripoli con a bordo 2.729 uomini tra equipaggio e militari, fu colpito da due siluri del sommergibile inglese HMS Upholder al largo di Capo Murro di Porco.
L’affondamento, avvenuto in soli dieci minuti, causò la morte di 1.297 persone, rendendo impossibile il recupero delle salme per la maggior parte delle vittime. Solo 1.432 sopravvissuti furono salvati grazie all’intervento della nave ospedale Arno e di altre unità di scorta.
“Restituire questa lapide alla città significa onorare il sacrificio di chi perse la vita e rinnovare il nostro impegno nel preservare la memoria storica”, ha dichiarato l’assessore Granata. Il sindaco Italia ha sottolineato il valore della cerimonia come simbolo di rispetto e riconoscenza per le vittime della guerra.
Siracusa, attraverso questo gesto, riafferma il proprio legame con la storia e rende omaggio a chi ha pagato il prezzo più alto per il dovere verso la patria.
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