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Siracusa, Rifiuti: la Regione commissaria le Srr ma il Comune presenta ricorso al Tar di Palermo

Le censure formulate dal Comune riguardano soprattutto la circostanza che il presidente della Regione ha utilizzato l'ordinanza contingibile e urgente per la gestione dei rifiuti al fine di determinare una gestione del servizio pubblico di igiene urbana, cosa diversa dalla forma di gestione dei rifiuti

La Regione commissaria sindaci e presidenti dei Liberi consorzi nella gestione delle società di regolamentazione dei rifiuti, ma il Comune di Siracusa non ci sta e così ha deciso di presentare ricorso al Tar di Palermo. Le censure formulate dal Comune riguardano soprattutto la circostanza che il presidente della Regione ha utilizzato l’ordinanza contingibile e urgente per la gestione dei rifiuti al fine di determinare una gestione del servizio pubblico di igiene urbana, cosa diversa dalla forma di gestione dei rifiuti. In sostanza, ha scelto la forma di gestione del servizio in luogo delle Srr, di cui fanno parte i Comuni della ex Provincia sfruttando la possibilità straordinaria di intervenire in caso di emergenza sanitaria.

L’ordinanza presidenziale del 2 febbraio scorso firmata dal governatore Rosario Crocetta e predisposta dall’assessorato all’Energia, descrive l’attuale situazione dei rifiuti caratterizzata dal Decreto di legge di riforma che è attualmente fermo nelle commissioni e non è stato quindi approvato dall’Ars, dalla coesistenza di strutture diverse esistenti sul  territorio, in particolare la presenza di Ato che dovrebbero essere in liquidazione e che continuano a gestire e le difficoltà di tali Ato nella gestione perché fortemente indebitati e con decreti di pignoramento da parte dei fornitori e con le nuove società ambito Srr ancora non operative, per quanto dal 2013 dovrebbero avere già sostituito gli Ambiti territoriali ottimali, e di gare di ambito che, in diversi casi, non sono state avviate con l’impiantistica che non viene promossa né da Ato né da Srr.

Il presidente fa carico al Dipartimento Acqua e rifiuti, di predisporre un’ordinanza che garantisca un quadro di gestione certa e attività di attuazione della nuova impiantistica, nelle more della messa a regime delle nuove società ambito. Ma il presidente Crocetta dimostra con questa ordinanza di non avere assolutamente chiara la gestione dei rifiuti nella regione che governa, perché tra le altre cose invita le Srr a redigere e presentare il piano d’ambito, provvedere alla definizione dell’affidamento del servizio di raccolta, trasporto e spazzamento nei Comuni che hanno deciso di procedere in forma singola o associata, a individuare il gestore del servizio integrato dei rifiuti. Nelle Srr in cui non si è provveduto, ecco nominati i commissari straordinari.

Un altro commissario che dovrà rendere vive le Srr che poi avranno tempo fino al 15 marzo (un mese) per fare ciò che i Comuni non hanno fatto. E giù una pappardella che prevede una fretta incredibile a pochi mesi dalle elezioni per fare ciò che per anni non è stato fatto. E non è stato fatto praticamente da nessuno, in Sicilia, perché la riforma dei rifiuti è ancora in stato embrionale, perché mancano praticamente tutti gli strumenti regionali per poter pensare alla costituzione di quanto chiede Crocetta. E ancora una volta, come avvenuto con le ex Province distrutte e martoriate, ci prova con le Srr, che almeno non sono mai nate ma in compenso daranno la possibilità di conoscere nuovi commissari in provincia.


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