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Siracusa, salta ancora la candidatura unitaria nel centrodestra. Fumata nera dal tavolo regionale, Mpa farà il proprio nome

Il centrodestra a Siracusa è spaccato e ha abdicato alla scelta

È durata poche ore la candidatura unitaria di Ferdinando Messina nel centrodestra. Il suo nome è stato confermato ieri mattina durante una riunione in Forza Italia, partito in cui Messina riscuote grande sostegno (compresa la simpatia del presidente della Regione, Renato Schifani), ma non totale. L’ex consigliere comunale, infatti, non avrebbe ottenuto l’appoggio di Edy Bandiera, ex assessore regionale, ma “solo” quello dei Gennuso padre e figlio, chiamati a fare da soli la lista in questo caso. Bandiera ambisce ancora a concorrere per la poltrona di primo cittadino, ma su di lui non si è riusciti a fare sintesi né all’interno di Forza Italia e ci sarebbe il veto di Fratelli d’Italia.

Saltato il tavolo provinciale, ieri sera si è istituito il tavolo permanente regionale del centrodestra, chiamato ad affrontare quello che è un “problema”: le Amministrative in Sicilia. La fumata è ovviamente nera, Messina è temporaneamente saltato, poi si vedrà. Le dichiarazioni sono di comodo: “elemento preponderante è il valore della coesione della coalizione, che rimane imprescindibile per le prossime competizioni elettorali”.

Nel corso del vertice si sono affrontati i nodi delle singole città al voto (Catania, Siracusa, Trapani e Ragusa su tutte), rispetto alle quali ciascun partito ha espresso le proprie posizioni “che saranno oggetto di riflessione per la salvaguardia del valore dell’unità”. 

Il centrodestra a Siracusa è spaccato e ha abdicato alla scelta. È singolare quanto accaduto ieri dopo l’uscita del nome del candidato forzista: numerosi i contatti tra i 4 dell’Apocalisse (Bonomo, Cafeo, Bandiera e Vinciullo) e… il resto del mondo. Alcuni candidati al Consiglio comunale per il centrodestra hanno bussato alla porta dei leader per avere chiarezza. E tutto si è azzerato. Fratelli d’Italia compatta e metà Forza Italia non bastano per vincere la competizione elettorale a Siracusa. Insomma, al momento Messina è un “cavallo” azzoppato dal mancato accordo. Si vince solo se uniti, è stato detto a Palermo. E via al valzer dei nomi. Ma non da adesso. Dalla prossima settimana. Da mercoledì.

Fratelli d’Italia continuerà a non volere il candidato pensando alle future provinciali con Titti Bufardeci; Forza Italia proverà a trovare una sintesi tra Bandiera e Messina, ma non si troverà e tornerà a proporre Messina che trova le simpatie di FdI e non è antipatico agli altri; i Popolari e Autonomisti aspettano il congresso di domani a Catania a cui parteciperà il deputato regionale Giuseppe Carta e sottoporranno una propria candidatura al tavolo regionale.

Si ipotizza ancora una volta quello di Peppe Assenza, nome ufficialmente mai fatto dai Popolari, ma gradito a Forza Italia e FdI. In ogni caso il candidato sarà proposto dal partito regionale e non più a livello locale. E la scelta su Siracusa sarà stabilita a Palermo. A tutti i livelli.


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