Un appello carico di speranza, fede e identità. Oggi, 3 ottobre 2025, Francesco Candelari ha annunciato di aver ricevuto la conferma ufficiale che la sua supplica per il ritorno definitivo a Siracusa delle reliquie di Santa Lucia, Patrona della città, è stata consegnata nelle mani di Papa Leone XIV.
Secondo quanto riferito, in queste ore il Pontefice starebbe leggendo la lettera inviata da Candelari, che raccoglie non solo un desiderio personale, ma l’eco di una comunità intera. Nei prossimi giorni, dunque, potrebbe arrivare un segnale da parte della Santa Sede che metta fine a una vicenda secolare.
“Non so se questa impresa avrà successo, ma sento il dovere di ringraziare tutti i siracusani che hanno sostenuto questa battaglia con fede e costanza: non è il mio sogno, è quello di un’intera città”, ha spiegato Candelari, sottolineando come il percorso sia stato collettivo, fatto di firme, appelli e momenti di preghiera condivisi.
Da anni Candelari porta avanti questa causa, con iniziative che hanno coinvolto diversi cittadini. Le raccolte firme in piazza Santa Lucia, le petizioni presentate alle istituzioni ecclesiastiche locali e nazionali, fino agli appelli diretti al Vaticano, hanno mantenuto viva l’attenzione sul legame tra Siracusa e la sua Santa.
Un legame che affonda le radici nella storia: Lucia nacque, visse e subì il martirio a Siracusa, e il suo culto è rimasto centrale nei secoli. Le sue reliquie, però, si trovano dal 1204 nella chiesa veneziana di San Geremia, nonostante i vari tentativi di riportarle nella città natale, l’ultimo dei quali risale al 2006.
Nella lettera indirizzata a Papa Leone XIV, Candelari ha espresso con umiltà e devozione la richiesta che il corpo di Santa Lucia possa tornare a Siracusa. Nel testo, sottolinea come il ritorno delle reliquie sarebbe un segno di consolazione per i fedeli e di rinascita spirituale per la comunità.
La supplica chiede anche la possibilità di un’udienza con una delegazione siracusana, affinché il tema possa essere affrontato direttamente con il Santo Padre. “Confido nella natura accogliente del Papa e nel suo spirito di servizio e di unità”, scrive Candelari, affidando l’iniziativa alla protezione della Vergine Maria e della stessa martire siracusana.
Adesso la città attende con trepidazione un segnale da Roma. Nel frattempo, Candelari invita la comunità siracusana — fedeli, associazioni, autorità civili e religiose — a unirsi in preghiera e a vivere questo momento con rispetto e fiducia.
“Qualunque sarà l’esito, questa battaglia non è stata mai solitaria: è stata una marcia collettiva, fatta di gesti, firme e preghiere. Al di là del risultato, ha già mostrato la grandezza di una comunità che non smette di sperare”, ha concluso.
© Riproduzione riservata - Termini e Condizioni
Stampa Articolo
© Riproduzione riservata - Termini e Condizioni



