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Siracusa, sarà interdetto l’accesso alla spiaggia libera dell’ex lido Polizia all’Arenella. E parte del litorale

Per tutelare l’incolumità pubblica dal rischio crollo l’amministrazione comunale sta pensando una ringhiera fissa o una staccionata per impedire ai bagnanti di salire sulla piattaforma provando a lasciare un varco d’ingresso per la spiaggia. Qui, attorno al setto di cemento pericolante, dovrebbe essere interdetta per 5 metri circa

L’accesso alla spiaggia libera dell’ex lido Polizia all’Arenella sarà interdetto. E tutto attorno al manufatto in cemento armato sarà delimitato vietandole lo stazionamento. Per tutelare l’incolumità pubblica dal rischio crollo l’amministrazione comunale sta pensando a questo: una ringhiera fissa (come al monumento ai Caduti) o una staccionata per impedire ai bagnanti di salire sulla piattaforma provando a lasciare un varco d’ingresso per la spiaggia. Qui, attorno al setto di cemento pericolante, dovrebbe essere interdetta per 5 metri circa. Il restante litorale (poco, vista la marea che ha ridotto l’arenile questa primavera) potrà essere fruito dai bagnanti, che non potranno disporre di parte della spiaggia libera accanto al l’ex lido dell’Aeronautica.

L’assessore comunale Enzo Pantano oggi sarà sul posto per un sopralluogo e promette provvedimenti per la prossima settimana. Le prime crepe nella terrazza di quello che era il frequentato lido della Polizia apparvero oltre 4 anni fa. Dopo anni di incuria e di abbandono, quelle voragini sono ancora lì, il costone è ancora pericolante, il rischio di caduta massi è sempre presente, la recinzione in ferro è crollata, il corrimano piegato, arrugginito e inutilizzabile. Ma d’estate i bagnanti (incauti eppure consapevoli) scelgono spesso di posizionare i propri teli al di là della recinzione. Da oltre 4 anni si è scelto di delimitare la zona, tralasciando il resto. E non eseguendo alcun intervento di consolidamento né d’estate né in inverno. E in piena stagione estiva il litorale sabbioso della città è preso d’assalto ma limitato negli spazi, così c’è chi sfida la sorte e piazza l’ombrellone proprio sotto le crepe. E la parte finale della terrazza, almeno durante il fine settimana, è usata come parcheggio per le moto.

“Considerata la natura dei luoghi che risulta essere particolarmente frequentata da bagnanti e continuando a sussistere grave e attuale pericolo per l’incolumità pubblica – si legge in una nota del comandante della Capitaneria di Porto, Sergio Lo Presti – si invita l’Amministrazione Regionale, quale proprietaria dei tratti di sedime demaniale, nell’esercizio delle funzioni dominicali e quale custode del demanio marittimo in Sicilia, ad adottare tutti i provvedimenti idonei ritenuti dalla stessa indispensabili al fine di evitare che dal bene stesso possano derivare danni ad alcuno o pericoli per la pubblica incolumità, informando contestualmente questa Autorità marittima sulle azioni intraprese e/o determinazioni adottate”.

Quindi è la Regione a intervenire, ma finora ha fatto orecchie da mercante. Considerato, però, che le aree interdette in questione risultano sprovviste di sufficienti e idonee protezioni, il Comune di Siracusa, è tenuto a porre in essere ogni idonea misura finalizzata ad impedire l’accesso alle aree. Ed ecco le transenne, o la staccionata.


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