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Siracusa, Scerra (M5S) sul polo industriale: “il Governo si impegni per mantenerne la centralità”

Un impegno richiesto anche in modo più specifico sulla vicenda Isab-Lukoil, società colpita indirettamente dalle sanzioni alla Russia

Il Governo nazionale deve avere un piano industriale che ponga in posizione centrale il polo industriale di Siracusa. A dirlo è il parlamentare nazionale del Movimento 5 Stelle Filippo Scerra che interviene così dopo le parole del ministro Giorgetti che in occasione dell’ultimo question time alla Camera ha anticipato come non verrà accettata la richiesta di area di crisi industriale.

Il polo deve essere centrale per la sua storia e per il futuro del Paese – dice -. Qui c’è un capitale umano e un expertise e impianti che possono essere riconvertiti per quella transizione energetica che ci deve condurre al 2050. Vogliamo che l’area di Siracusa sia al centro dei piani del Governo”.

Un impegno richiesto anche in modo più specifico sulla vicenda Isab-Lukoil, società partecipata della svizzera Litasco, ufficialmente non sottoposta ad alcun tipo di sanzione ma che dopo la decisione dell’Ue di porre l’embargo al petrolio russo, rischia pesantemente di dover ridurre o peggio interrompere i processi di raffinazione. “Anche in questo caso – spiega il parlamentare – il Movimento 5 Stelle ha parlato con Prefetto e Governo, interessando anche le maggiori cariche del Movimento, il presidente Conte e il vice ministro Todde, chiedendo un interessamento diretto del Governo per risolvere in maniera tecnica la questione Isab.”

Nonostante il momento delicato per l’area industriale, Scerra vuole provare a vedere il bicchiere mezzo pieno, ricordando il lavoro svolto per l’istituzione delle Zes. Una misura che può fornire una boccata d’ossigeno a diverse aziende del territorio. “La Sicilia ha una grandissima possibilità – afferma Scerra -, quella di diventare sempre più centrale in tutte le catene di produzione globale e le Zes in questo tipo di ottica avranno un ruolo determinante. Per questo gli abbiamo dato un valore fondamentale per rafforzarle attraverso emendamenti come quello richiesto da Cna che potesse consentire di usufruire del credito di imposta anche per le opere murarie. Un lavoro che stiamo proseguendo con nuovi emendamenti per consentire la cessione del credito di imposta sulle Zes. Questo significherebbe per le aziende di dimezzare l’investimento iniziale la spesa economica nelle Zone economiche speciali.”

Ma oltre alla crisi industriale c’è un’altra crisi, quella all’interno del Movimento 5 Stelle che deve fare i conti con l’addio del ministro Luigi Di Maio e di una settantina di parlamentari (tra cui l’ex ministro Lucia Azzolina) e alcune frizioni interne legate alla decisione di proseguire o meno l’esperienza al Governo.

Io non parlo di crisi – dice con convinzione -. Io guardo in modo ottimistico quanto accaduto perché sono uscite dal M5S persone che non credevano più nel nostro progetto. Adesso che queste persone, che rappresentavano un freno non ci sono più, possiamo nuovamente esprimere la nostra forza propulsiva a partire dalle prossime presidenziali siciliane dove abbiamo scelto Barbara Floridia, una donna eccezionale. Approfitto quindi per lanciare un appello ai siracusani che si riconoscono nel polo progressista di votare alle presidenziali del 23 luglio”.


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