La Gip del Tribunale di Siracusa, Federica Piccione, ha disposto la remissione in libertà dell’imprenditore Antonio Spuria, su conforme richiesta dei Pm (Grillo, Parodi e Priolo).
La decisione è stata adottata anche alla luce dei provvedimenti del Tribunale fallimentare di Siracusa, che ha accolto la richiesta di concordato per le società Atena e La Mattonella; in tal modo sono state considerate attenuate le esigenze cautelari, così come prospettato dai difensori avvocati Antonino e Bruno Leone.
I militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Siracusa qualche settimana fa avevano eseguito un’ordinanza di aggravamento della custodia cautelare nei sui confronti accogliendo la richiesta della Procura e ritenendo che la misura degli arresti domiciliari non fosse più idonea, disponendo la conduzione dell’indagato al carcere di Cavadonna, dov’era detenuto finora.
All’imprenditore viene contestato di essere, anche grazie alla collaborazione di professionisti compiacenti, il dominus di un sistema criminoso che ha portato al fallimento pilotato di decine di società allo scopo di sottrarsi al pagamento delle imposte per oltre 15 milioni di euro.
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