Questa mattina è in corso un’operazione da parte della Polizia di Stato di Siracusa finalizzata alla esecuzione di 9 provvedimenti di custodia cautelare, emessi dal GIP del Tribunale di Catania, nei confronti di altrettanti soggetti ritenuti responsabili di associazione a delinquere finalizzata al favoreggiamento della illecita permanenza di stranieri nel territorio dello stato Italiano, falso ideologico in atto pubblico e false dichiarazioni a Pubblico Ufficiale.
Le indagini, coordinate inizialmente dalla Procura della Repubblica di Siracusa e successivamente dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Catania, cui il procedimento è stato trasmesso per competenza, hanno evidenziato che la suddetta associazione, che aveva la sua base logistica presso la chiesa di Bosco Minniti di Siracusa, al fine di consentire la permanenza nel territorio nazionale, dei cittadini extracomunitari di origine cinese e nigeriana, entrati clandestinamente, produceva e rilasciava, dietro lauti compensi, documenti falsi necessari per ottenere i relativi permessi di soggiorno per asilo politico o protezione sussidiaria, tanto da divenire punto di riferimento nazionale per i vari clandestini provenienti da diverse parti d’Italia.
Attraverso tale sistema gli associati riuscivano ad ottenere la regolarizzazione di numerose ragazze di origine nigeriana, avviate da tempo all’attività di meretricio in territorio campano, le quali venivano inviate a Siracusa per ottenere la regolarizzazione nell’interesse e per iniziativa dei loro protettori, che le sfruttavano inducendole alla prostituzione e mantenendole in stato di schiavitù.
Difatti a due donne è stato contestato anche il reato di riduzione in schiavitù e sfruttamento della prostituzione.
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