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Siracusa, stop al mega impianto fotovoltaico a Cavadonna: il Tar sospende il nulla osta della Regione

Sospeso il provvedimento e rinviata la trattazione nel merito al prossimo 22 giugno

Immagine generica di repertorio

Stop alla realizzazione dell’impianto fotovoltaico della Lindo srl in contrada Cavadonna. Il Tar ha sospeso il nulla osta della Regione diventato ufficiale dopo la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale a maggio del 2021 con cui si forniva parere positivo, da parte dell’assessorato regionale al Territorio e Ambiente, della valutazione di impatto ambientale, compresa la valutazione di incidenza ambientale, al progetto di impianto fotovoltaico a terra della società Lindo srl di Roma.

Un impianto non da poco: potenza nominale di 67,421 MWp, su un terreno agricolo di oltre 100 ettari, zona Cavadonna, lungo la Maremonti, alle porte del centro abitato canicattinese, comprendente in parte anche i territori dei Comuni di Siracusa e Noto, e un cavidotto di ben 10 km che di fatto cintura Canicattini Bagni.

Il Comune di Siracusa (assieme al Comune di Canicattini, Italia Nostra e Coldiretti) si è opposto davanti al Tribunale amministrativo contro la decisione della Regione di autorizzare la realizzazione dell’impianto fotovoltaico della Lindo srl in contrada Cavadonna, su una vasta area che tocca anche i territori di Canicattini Bagni e Noto. I giudici etnei hanno rilevato, in questa prima sommaria fase, un difetto di motivazione del provvedimento autorizzatorio derivante “dall’insufficiente ponderazione dell’impatto complessivo del progetto alla stregua delle incompatibili previsioni”, richiamate nel parere negativo del Libero Consorzio di Siracusa, del Piano territoriale della Provincia di Siracusa (art. 24 delle norme tecniche di attuazione) e del Piano Energetico Regionale.

Il Tar ritiene inoltre che i chiarimenti forniti dall’impresa siano carenti in merito all’interazione dell’opera con le aree protette Zsc circostanti e in contraddizione con gli atti legati alla perimetrazione e all’istituzione del Parco Nazionale degli Iblei da considerarsi “vincolo e pianificazione in itinere”. Atti che avrebbe dovuto essere vagliati, prima ancora delle opere di mitigazione, per verificare l’eventuale idoneità stessa del sito e il coinvolgimento del ministero cui spetta l’adozione degli atti di definitiva istituzione del Parco. In ogni caso, per evitare il pericolo di modificare lo stato dell’area in considerazione delle notevoli dimensioni dell’impianto, i giudici hanno deciso di sospendere il provvedimento e rinviare la trattazione nel merito al prossimo 22 giugno.

Per il sindaco, Francesco Italia, si tratta di un “importante risultato per il territorio, non certo nell’ottica di una bieca ideologia ma della corretta tutela dei nostri asset paesaggistici e territoriali in chiave culturale e turistica”.

​“Questa sospensiva – dichiara l’assessore alla Cultura e alla Legalità, Fabio Granata – ottenuta grazie all’azione e alla sensibilità della nostra Amministrazione, rappresenta un segnale importante per costringere tutti gli attori in campo a mettere da parte progetti che possano intaccare paesaggio, biodiversità, filiere di produzione agricola di qualità. Il governo regionale uscente aveva dato il via libera a questo mega-impianto fotovoltaico tra Siracusa e Cavagrande. Questo pronunciamento lungimirante può adesso rappresentare un precedente per un altro mega-impianto progettato nel cuore del Sudest, alle porte di Vendicari. Sono progetti del tutto incompatibili con un patrimonio materiale e immateriale unico caratterizzato da aree naturali protette, Siti di importanza comunitaria, Zone di protezione speciale, gioielli naturalistici tra i più importanti d’Italia. Gli impianti fotovoltaici si progettino nelle aree industriali, sulle discariche e sui tetti, a iniziare dagli edifici pubblici. Giù le mani dalla Bellezza”.


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