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Siracusa, “Sui servizi sanitari serve chiarezza”: Cannata (FdI) non si ferma e continua con una nuova iniziativa sull’Aerca

La nuova iniziativa segue la richiesta di ispezione già accolta dal presidente Renato Schifani

Dopo l’incendio del sito Ecomac a Melilli e i gravi interrogativi rimasti senza risposta sulla gestione dell’emergenza sanitaria e ambientale, arriva una nuova iniziativa istituzionale di Luca Cannata, Vicepresidente della Commissione Bilancio della Camera dei Deputati. In una formale nota inviata ai vertici dell’ASP di Siracusa, Cannata ha chiesto chiarimenti urgenti su una serie di criticità rilevate nella gestione sanitaria delle Aree a Elevato Rischio di Crisi Ambientale (Aerca), con riferimento al territorio di Augusta, Floridia, Melilli, Priolo Gargallo, Siracusa e Solarino.

“È doveroso verificare se esistano tutte le procedure, i protocolli e le informazioni necessarie per affrontare eventi accidentali. La salute dei cittadini non può essere lasciata al caso, né all’improvvisazione”: ha dichiarato Cannata.

Il documento, indirizzato anche per conoscenza al Ministero della Salute, alla Prefettura di Siracusa, ad Arpa Sicilia e agli assessorati regionali alla Salute e all’Ambiente, evidenzia sette aree di potenziale criticità riscontrate dall’analisi del sito istituzionale ASP: assenza di reperibilità h24 del Dipartimento di Prevenzione in caso di emergenze; mancanza di una scheda sanitaria nei Piani di Emergenza Esterna (Pee) per impianti Seveso; assenza di un protocollo operativo ASP–ARPA, utile a collegare segnali ambientali a risposte sanitarie; nessun repository pubblico dei pareri igienico-sanitari su bonifiche e autorizzazioni ambientali; inesistenza di un kit informativo aggiornato per la comunicazione del rischio sanitario alla popolazione; nessun report sulle esercitazioni o “lesson learned” pubblicato negli ultimi due anni; scarsa trasparenza sul Laboratorio di Sanità Pubblica (Lsp), inclusi accreditamenti e tempi analitici.

La nota chiede all’Asp non solo di pubblicare o aggiornare le informazioni mancanti, ma anche di attivare un protocollo formale con ARPA e Prefettura, e di elaborare materiali informativi accessibili per la popolazione, in particolare per le fasce più vulnerabili. Cannata ha fissato un termine di 10 giorni lavorativi per ricevere un riscontro formale con l’indicazione di un referente e di un cronoprogramma per eventuali interventi.

“Il tema è la chiarezza – ha concluso Cannata – Ogni cittadino ha diritto di sapere quali strumenti esistono per tutelare la propria salute e quali procedure vengono attivate in caso di emergenza. L’obiettivo è rafforzare la prevenzione, rendere le istituzioni più coordinate e restituire fiducia a un territorio che ha diritto a risposte concrete”.

La nuova iniziativa segue la richiesta di ispezione già accolta dal Presidente Renato Schifani.


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