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Siracusa, svincolare Epipoli, Pantanelli e circuito: il Comune chiede la riperimetrazione dell’area Sin

Palazzo Vermexio dopo i tavoli tecnici tenuti negli scorsi anni ha chiesto al ministero la riperimetrazione del Sin, escludendo di fatto tutte quelle zone che non presentano passività ambientali

Riperimetrare il Sito di interesse nazionale di Priolo svincolando alcune aree che non presentano passività ambientali (inquinamento). Il Comune di Siracusa scrive al ministero della Transizione Ecologica, all’assessorato regionale Territorio e Ambiente, a quello dell’Energia, oltre che a Ispra e Arpa per chiedere la riperimetrazione dell’area Sin di Priolo. Il Sito di interesse nazionale di “Priolo” è stato perimetrato con i decreti del Ministro dell’Ambiente del 10 gennaio 2000 e del 10 marzo 2006 e a oggi vede “vincolati” 5.800 ettari di terra e circa il doppio in mare a causa dell’inquinamento ambientale prodotto dagli insediamenti industriali del polo petrolchimico.

Tra le principali problematiche ambientali riscontrate vi sono quelle delle acque di falda sottostanti gli impianti di raffinazione del petrolio e gli impianti chimici e petrolchimici, nonché i parchi serbatoi dei prodotti idrocarburici, in cui è stata riscontrata presenza di prodotto idrocarburico surnatante e, talora, anche sottonatante.

La contaminazione dei suoli è sostanzialmente simile a quella della falda e ed è ascrivibile ad idrocarburi pesanti e leggeri, mentre nella Rada di Augusta i principali fenomeni di degrado sono l’inquinamento da prodotti petroliferi, l’inquinamento termico e l’eutrofizzazione.

Ma tra queste zone ve ne sono anche alcune che non hanno subìto alcuna contaminazione ma che oggi si vedono “ingessate” dai vincoli del Sin. Un “errore del passato” come scrive il Comune aretuseo nella sua richiesta, dettato probabilmente dalla speranza di ottenere finanziamenti a pioggia per quelle bonifiche che a oggi sono ancora una chimera.

Per questo a distanza di 16 anni dal Decreto istitutivo del Sin, oggi Palazzo Vermexio prova a forzare la mano chiedendo una nuova perimetrazione delle aree. Argomento che l’ente ha già affrontato nel 2020 e nel 2021 in occasione di diversi tavoli tecnici istituiti insieme con Arpa e i comuni di Priolo, Melilli e Augusta.

Dalle parole, o meglio dai tavoli, oggi però si vuole passare ai fatti e a detta dell’assessore alla tutela, valorizzazione e recupero ambientale, Giuseppe Raimondo, sembra che il traguardo possa essere vicino.

Il nostro obiettivo – dice Raimondo – è quello di avere nel 2023 un decreto di riperimetrazione razionalizzato che veda la giusta attenzione sulle aree realmente inquinate e in quelle in cui sono presenti discariche, con lo svincolo di zone in cui è già stata conclamata l’assenza di inquinanti come i Pantanelli, la zona di Epipoli o quella del circuito”.

Insomma, Siracusa chiama. Ora resta al ministero fornire le dovute risposte.


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