“Ridicola la gestione degli eventi a Siracusa. Il miracolo di Natale, con la fortunata apertura del teatro, non può comunque sotterrare l’incapacità di una amministrazione e in particolare dell’assessore Italia nel non aver comunque programmato nulla per le festività natalizie. Assessore il natale è ogni anno lei lo ha scoperto il 23 dicembre? Una programmazione confusa, manifestazioni che non fanno parte di un pianificazione organica e soprattutto fatte di fretta e furia alla vigilia del Natale”. Il portavoce provinciale di Fratelli d’Italia-An, Alessandro Spadaro, contesta le modalità di gestione degli eventi natalizi da parte del Comune di Siracusa. La programmazione degli spettacoli è stata affidata con delibera di Giunta del 14 dicembre scorso al dirigente del settore per valorizzare il Teatro Comunale, finalmente fruibile dopo tanti anni ma in attesa di definire la gestione definitiva, che si è occupato di stilare un programma di spettacoli teatrali, musicali e lirici sia a Teatro sia in altri siti.
“Atteso che il teatro è stata una novità nel panorama natalizio, o una speranza che fortunatamente si è verificata – prosegue Spadaro – mi chiedo perché la programmazione degli eventi non sia stata organizzata per tempo. Se il teatro non avesse ottenuto il via libera, ottenuto solo il 23 dicembre, solo l’Antico mercato e l’ex convento del Ritiro avrebbero rappresentato, quantomeno, un’alternativa valida per allietare le vacanze natalizie dei siracusani e turisti”.
E invece all’Antico mercato il 27 dicembre sono stati ospitati “Peppe e Ciccio” per uno spettacolo di cabaret inserito all’interno dello stesso progetto di finanziamenti in onore dei Patroni Santa Lucia e San Sebastiano e del periodo natalizio: 4 mila euro. Gli altri spettacoli, tutti al teatro, non sono stati adeguatamente pubblicizzati, eppure sono costati. E non poco. Dalle determine trovate in albo pretorio si conta una spesa complessiva di più di 96 mila euro per 14 spettacoli, con biglietti a pagamento per una cifra tra i 20 e i 40 euro a persona. E anche una compagnia siracusana ha ottenuto un buon cachet per 2 spettacoli di cui uno all’ex Convento del Ritiro e l’altro nella prossima programmazione del teatro.
“Insomma – aggiunge – solo grande confusione. L’assessore Italia è bravissimo nelle inaugurazioni e nei tagli di nastro, ma di programmazione in tre anni il nulla”. Spadaro quindi chiede di conoscere, essendo il Teatro un immobile comunale e non privato, quanto ha incassato il Comune dallo sbigliettamento, se è già deficitario e chi ha sostenuto i costi accessori per l’apertura del teatro. E quindi chi si è occupato di apertura e chiusura, sorveglianza e custodia, biglietteria, assistenza al pubblico, guardaroba, distribuzione e stampa del materiale promozionale, pulizia dei locali e manutenzione straordinaria. “Non è possibile – conclude – pensare di gestire in maniera così amatoriale un evento tanto importante! Una stagione teatrale buttata nella mischia in fretta e furia che tanto sembra campagna elettorale del vicesindaco, a cui certo non va dato alcun merito tranne quello di aver un atteggiamento così approssimativo da rischiare il fallimento di quello che doveva essere una gioia per tutti. Si è cominciato con biglietti gratuiti per amici, si è proseguito con una programmazione raffazzonata e poco pubblicizzata e si concluderà con una passerella da corte in declino”.
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