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Siracusa, uccise la madre nel 2004, portato a Cavadonna per scontare la condanna

L’arrestato deve espiare la pena di 29 anni, 5 mesi e 19 giorni poiché riconosciuto colpevole del reato di omicidio nei confronti della madre avvenuto nel novembre del 2004

Nella giornata di ieri, agenti della Squadra Mobile hanno eseguito un ordine di carcerazione, emesso dalla Procura Generale della Repubblica nella Corte di Appello dell’Aquila, nei confronti di un uomo di 53 anni, già sottoposto agli arresti domiciliari.

L’arrestato deve espiare la pena di 29 anni, 5 mesi e 19 giorni poiché riconosciuto colpevole del reato di omicidio nei confronti della madre avvenuto nel novembre del 2004. Al termine delle incombenze di rito, l’uomo – che era agli  arresti domiciliari – è stato accompagnato a Cavadonna.

Si tratta di Bruno Gentile, 51 anni, accusato dell’omicidio della madre, Anna D’Ortona, 72 anni, nel novembre del 2004 a Tavenna, in provincia di Campobasso. L’uomo deve scontare 29 anni e 5 mesi di reclusione per omicidio a seguito di incendio, calunnia, per avere accusato falsamente del delitto un legale, e altri reati contro la persona.

Il corpo dell’anziana fu trovato nella sua abitazione, semidistrutta dalle fiamme. La donna era morta in seguito a un incendio dopo che qualcuno aveva cosparso dell’acido sul suo corpo. La difesa di Gentile ha sostenuto che la madre dell’imputato si era in realtà suicidata. Il figlio fu arrestato il giorno dopo a Vasto (Chieti).


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