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Siracusa, un “filo rosso” di consulenze che unisce Fiera del Sud, Cisma e Procura. E un’altra lettera anonima informa…

Mauro Verace, che oggi si trova ai domiciliari, è stato il consulente del sostituto procuratore Giancarlo Longo in una particolare vicenda che riguardava Fiera del Sud e proprio in base alla relazione del ctu è stata confermata la legittimità delle opere

C’è un sottile filo rosso che collega Cisma con i consulenti della Procura di Siracusa e il centro commerciale Fiera del Sud. La vicenda Cisma, infatti, pare abbia dato il via a una serie di collegamenti che trovano sempre gli stessi nomi e sempre le stesse vicende. Non è da sottovalutare il ruolo dei tecnici, infatti, considerato che l’operazione Piramidi ha portato all’arresto di 14 persone, tra carcere e domiciliari per la vicenda Cisma e il divieto di esercitare attività professionale per un anno a tre tecnici: Paolo Plescia, Sergio Faldetta e Vincenzo Naso. e considerato che il ministero dell’Ambiente ha risposto in aula a un’interrogazione della parlamentare Sofia Amoddio definendo le relazioni dei consulenti, grazie alle quali la Cisma Spa ha ottenuto l’accoglimento del ricorso al Tar, “ideologicamente false” e tendenti a fare ottenere illegittimamente alla predetta società, un’autorizzazione alla gestione dei rifiuti illegittima”.

Ci sono Mauro Verace e Sergio Faldetta, infatti, nominati Ctu dal Pm Longo nell’ambito del procedimento penale sulle condizioni in cui versava il sito e l’impianto Cisma, che secondo l’impianto accusatorio della Procura catanese validato dal Gip, rilasciavano una serie di affermazioni false in merito al progetto di ampliamento, di regolarità urbanistica, sul superamento delle infrazioni riscontrate dal Noe e tacendo sulle criticità segnalate da Arpa. E c’è anche Vincenzo Naso, altro ingegnere nominato ctu dallo stesso Pm in un procedimento parallelo, tra quelli coinvolti.


Di Naso e della consulenza sulla realizzazione delle 71 villette avente ad oggetto la richiesta della famiglia Frontino (gruppo Open Land – Fiera del Sud) a un risarcimento di 240 milioni di euro alla Regione Siciliana della quale abbiamo già detto.

Poi c’è Mauro Verace – dirigente generale del servizio Via, Unità operativa rifiuti fino al 30 giugno 2016 e nominato commissario ad acta dal Tar per un procedimento sulla discarica inquisita – che oggi si trova ai domiciliari. Ebbene Verace, si scopre spulciando una serie di atti del passato, è stato il consulente del sostituto procuratore Giancarlo Longo in una particolare vicenda che riguardava Fiera del Sud e proprio in base alla relazione del ctu è stata confermata la legittimità delle opere realizzate, semmai, con errori entro i limiti della tolleranza di cantiere del 3%. Un modo per confermare la totale legittimità dell’opera.

Un piccolo passo indietro a fine anno 2013: la Polizia municipale prova a entrare nell’area di cantiere per una verifica ma viene cacciata dalla proprietà e ne scaturisce un botta e risposta a colpi di denunce in Procura che si concretizza con le misurazioni tecniche relative ad altezze e volumetrie oltre che con la verifica della conformità alla concessione edilizia. Il pubblico ministero incaricato nomina un consulente – Verace appunto – che dopo 45 giorni dal conferimento dell’incarico rilevava la conformità del progetto anche rispetto ai pareri della Soprintendenza (eppure due anni prima lo stesso ente di piazza Duomo aveva notato una quota di + 3 metri rispetto al progetto approvato oltre a una serie di differenze comunque segnalate in Procura durante un’altra precedente indagine) a seguito di indagini compiute con la collaborazione di un geometra palermitano e con l’ausilio di strumentazioni di alta precisione.

Appena verremo a conoscenza delle intercettazioni e di tutto quello che emerso dall’inchiesta della Dda ci determineremo e se saranno riscontrate ipotesi di falsità nelle consulenze tecniche ne trarremo le dovute conseguenze” disse il procuratore capo della Repubblica, Francesco Paolo Giordano, parlando meno di un mese fa delle consulenze sull’affare Cisma e senza dubbio anche questa peculiarità sarà finita nella sua scrivania. Non può certamente dir nulla su eventuali indagini in corso, e non resta che attendere.

E attende anche A. Siracusano, l’anonimo che con una lettera ci ricordò come per quattro volte il giudice del Tar Antonio Vinciguerra fosse intervenuto sulla vertenza che riguarda la conferenza dei servizi di Fiera del Sud e il contenzioso in atto con il Comune e la Regione. L’anonimo è tornato a scrivere inviando la missiva, oltre che alla nostra redazione, anche al Cga di Palermo e alle Procure della Repubblica di Palermo, Catania e Siracusa. Il lettore anonimo ricorda anche un’altra faccenda, peraltro già ampiamente trattata, sul ctu della discordia. Non Verace, e non c’entra assolutamente nulla con Cisma: semplicemente il Ctu nominato dal Cga (tribunale amministrativo d’appello di Palermo), Salvatore Maria Pace, che aveva svolto tirocinio dal consulente tecnico di parte di Open Land.

Storia nota, con un dettaglio forse sfuggito ai più disattenti: nel nominarlo, il Cga di Palermo riferì di sceglierlo in quanto “consulente presso la Procura della Repubblica di Siracusa” e l’anonimo aggiunge: “vale a dire del dott. Longo”. Ma non vuol dire nulla. Certo, appare strano che il ctu fosse comunque così vicino al ctp, tanto che Legambiente ne chiese la sostituzione, ma a rispondere di tutta questa serie di anomalie sono chiamate a rispondere tre Procure. E nonostante la difesa d’ufficio del procuratore generale di Catania la verità è una sola: a Siracusa è ancora presto per dire che i veleni sono finiti.


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