Ultime news

Siracusa, un’ora per passare dalla speranza alla delusione: la notte amara al comitato di Reale

L'adrenalina e l'altalena di emozioni sono circolate fino a poco dopo la mezzanotte, quando, di fatto, quella forbice di 4 punti in favore di Italia è diventata consolidata

Ci credevano, forse. Ci speravano, più probabilmente. Quella nel comitato di Ezechia Paolo Reale è stata una lunga notte, così come lunghi saranno gli strascichi di questa sconfitta. Reale, dopo la nuova sconfitta al ballottaggio (la seconda consecutiva) dovrà capire come portare avanti il suo “Progetto Siracusa”.

Così come il centrodestra, che per la seconda volta e oggi in maniera molto più compatta rispetto a 5 anni fa, quando Forza Italia aveva sostenuto Edy Bandiera, dovrà comprendere le cause della sconfitta. Perché al di la della scarsa affluenza, Reale ha perso troppi voti in sezioni che potevano essere determinanti. A differenza del primo turno, dove alle 23 il comitato era in fibrillante attesa, ieri il clima era molto più pacato: c’era fiducia ma trapelava anche la sensazione di una sfida voto su voto.

E così è stato: nella prima mezz’ora, i dati che arrivavano in sede erano contrastanti. Si passava dallo “zitti, zitti” che preannunciava sezioni favorevoli al candidato del centrodestra, seguite da urla di gioia, a imprecazioni e mugugni quando arrivavano voti che capovolgevano l’esito in favore di Italia. Il tutto in pochissimi minuti. L’adrenalina e l’altalena di emozioni sono circolate fino a poco dopo la mezzanotte, quando, di fatto, quella forbice di 4 punti in favore di Italia è diventata consolidata.

Da lì in poi il sentimento dominante è stato, come ovvio, quello di scoramento. Piccole analisi “politiche” sul dove sia stato commesso l’errore, una chiacchiera tra due ex consiglieri comunali (entrambi rieletti) che si additavano a vicenda di non esser stati capaci di “fare da argine” nelle rispettive sezioni. Reale, dal canto proprio, con il solito aplomb ha incassato il colpo, ha stemperato la stanchezza e la nuova delusione fumando una sigaretta per poi rientrare e fare l’ultimo discorso della campagna elettorale. Un discorso che come obiettivo aveva quello di mantenere unite le truppe, soprattutto quelle che approderanno in Consiglio comunale, evitando una diaspora che avrebbe il sapore di una nuova sconfitta sul piano politico.

Un’ora dopo la mezzanotte, quasi fosse arrivato il coprifuoco, il comitato si svuota. Dentro restano solo alcuni fedelissimi intenti a ricontare i voti delle sezioni. Ancora una volta, come cinque anni fa, centoventitre sezioni amare.


© Riproduzione riservata - Termini e Condizioni
Stampa Articolo


© Riproduzione riservata - Termini e Condizioni