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Siracusa: Venerdì 25, ritorna in piazza il tavolo permanente per il lavoro e lo sviluppo

Ritorna in piazza il Tavolo Permanente per il Lavoro e lo Sviluppo, coordinato dalla Camera di Commercio di Siracusa, dopo la manifestazione dell’ottobre scorso e l’iniziativa del Teatro Greco, per chiedere interventi e misure per superare il perdurare della crisi economica e sociale in tutto il territorio provinciale.

E in piazza le Associazioni Imprenditoriali, le forze Sindacali dei lavoratori, gli Ordini professionali, il Sindacato dei giornalisti, la Chiesa siracusana e la Società Civile, che aderiscono al Tavolo per il Lavoro e lo Sviluppo, tornano con una Manifestazione Pubblica indetta per Venerdì 25 Maggio alle ore 10,30 in Piazza Duomo, cuore del centro storico del comune capoluogo.


Obiettivo di questo nuovo impegno pubblico che chiama a raccolta tutti i Cittadini, i Sindaci, il Presidente della Provincia, i Deputati regionali e nazionali, è quello di raggiungere gli interlocutori istituzionali, dal Governo regionale a quello nazionale, per trasmettere loro il gravissimo disagio di tutta la Comunità siracusana per gli investimenti pubblici e privati ancora bloccati e la disoccupazione sempre più dilagante. Quello di Venerdì sarà un ulteriore confronto pubblico che verrà trasmesso in diretta televisiva e radiofonica dalle emittenti siracusane, e condotto da Aldo Mantineo, segretario provinciale dell’Assostampa di Siracusa.

Di fronte ad una crisi che si aggrava sempre di più, il Tavolo Permanente per il Lavoro e lo Sviluppo, ha infatti inviato in questi giorni un pressante Documento-Appello al Presidente della Regione on. Raffaele Lombardo e al Ministro per lo Sviluppo Economico, prof. Corrado Passera, per rappresentare lo stato d’animo di un tessuto sociale alquanto provato che non intravvede segnali di ripresa.


Si continua a registrare una costante emorragia di posti di lavoro, una disoccupazione giovanile cronica ed il crollo di produttività in tutti i comparti imprenditoriali con moria di molte imprese.
Eppure il nostro territorio ha una quantità imponente di investimenti pubblici e privati fermi al palo (circa 2 miliardi di euro quelli privati, oltre 5 miliardi i progetti pubblici infrastrutturali), bloccati da una burocrazia lenta e da norme farraginose e contraddittorie. Si pensi alla superstrada Catania Ragusa, all’autostrada Rosolini-Modica per le infrastrutture pubbliche, e al rigassificatore per quelle private (si aspetta una risposta da 7 anni!!).

Finora poco è stato fatto e per questo si torna in Piazza per far sentire la voce di un territorio che crede fortemente, se sostenuto, di poter uscire dal tunnel della crisi e dell’incertezza.


 


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