Il “non dico” prevale sul dico, ostenta una certa sicurezza pur consapevole che le prossime elezioni amministrative saranno una battaglia all’ultimo sangue. Francesco Italia, sindaco uscente di Siracusa e candidato in pectore per un nuovo mandato elettorale si tiene ancora sul vago, non disdegna possibili alleanze, ma al momento sembra gli vada bene restare alla finestra a guardare le mosse e le liti altrui.
Pensa che questo continuo tira e molla a destra come a sinistra possa essere un vantaggio per lei?
“Credo che l’unico vantaggio di un sindaco uscente siano la conoscenza di ciò che si è fatto, di ciò che c’è da fare, delle condizioni del bilancio. Insomma un’ottica migliore sul presente e sul futuro”.
Additata spesso come un’amministrazione autoreferenziale che poco dialoga con i partiti, anche in questo tourbillon elettorale sembra che tutti parlino con tutti a eccezione del sindaco uscente. Allora con chi parla il sindaco Italia?
“Ho sempre parlato con tutti, tenendo le porte aperte a tutti anche perché la prossima amministrazione dovrà gestire un patrimonio di progetti molto importanti, dal Pnrr alla nuova programmazione europea. Non posso che augurarmi di avere una coalizione ampia e un Consiglio comunale coeso e compatto”.
E per rinnovare il suo assalto al Vermexio il sindaco Italia conferma di aver pronte tre liste a sostegno della sua candidatura
“Stiamo anche lavorando a una quarta che dovrebbe essere una possibile “sorpresa”.
Un messaggio, forse, a quel collega sindaco (e parlamentare regionale) Giuseppe Carta, che insieme ad alcuni pezzi di Mpa sembra non disdegnare l’ipotesi di appoggiare la candidatura di Italia. Così come infondo il primo cittadino pare essere “amico” di pezzi del Partito Democratico (il presidente regionale Anci, Paolo Amenta e il parlamentare regionale Tiziano Spada su tutti). Ma i partiti, almeno per adesso, guardano ovunque meno che a Italia, visto che il “claim” del momento è quello di “chiudere l’esperienza dell’attuale amministrazione”.
Ma senza alcun candidato ufficiale, anche se i nomi sia a destra, sia a sinistra ci sarebbero. Teme qualcuno?
“Non temo nessuno e li rispetto tutti. Cinque anni fa sono partito da sfavorito eppure ho fatto il sindaco fino alla fine del mio mandato. Spero solo che il prossimo amministratore della città sia onesto, per bene e con la schiena dritta. Requisiti indispensabili per amministrare Siracusa”.
© Riproduzione riservata - Termini e Condizioni
Stampa Articolo
© Riproduzione riservata - Termini e Condizioni