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Siracusa verso il voto. Officina civica si erge a quarto polo e punta agli scontenti per vincere al ballottaggio, ma…

Potrebbero trovare l'accordo sul nome di una donna, di un civico, di un politico o restare con Alfredo Foti e provare a raggiungere il ballottaggio e guardare al centrosinistra. E poi c'è Michele Mangiafico che si prepara

“Ma cos’è la destra, cos’è la sinistraMa cos’è la destra, cos’è la sinistra”

Mancano 72 giorni al voto e chiudiamo la prima disamina (senza candidati) di questa pazza campagna elettorale. Ci siamo già occupati di centrosinistra, poi centrodestra, quindi sindaco uscente e adesso le liste civiche. Ed esordiamo citando Giorgio Gaber, che ci accompagnerà in questo riassunto che prova a fornire un piccolo quadro attuale. Che domani potrà cambiare, chissà.

Al momento i candidati civici che hanno annunciato la candidatura a sindaco sono Aziz con la lista “Vespri siracusani”, il giornalista Joe Bianca con “Siracusa al futuro”, il medico in pensione Elino Attardi che avrebbe dato la propria parola per una candidatura gratuita con un raggruppamento civico. L’ultimo arrivato in ordine di tempo è l’ex consigliere comunale Roberto Trigilio, convinto da Cateno De Luca a sposare il progetto di Sud chiama Nord e a candidarsi a primo cittadino. Dovrebbe andare da solo, senza convergere in questo primo momento, al ballottaggio chi lo sa. Chi invece si muove da oltre 3 anni (dall’indomani del “suicidio politico” del Consiglio comunale) e sta costruendo la propria lista, mattoncino dopo mattoncino, è Michele Mangiafico con il suo Civico 4. Dovrebbe superare lo sbarramento al 5% senza troppi patemi, poi si guarderà attorno al secondo turno. Ma lui è davvero l’unico ad aver continuato a fare opposizione e politica nonostante la scomparsa dell’assise. Soli non si va da nessuna parte, però. E questo vale per tutti i candidati precedenti.

E poi c’è “Officina civica”, in cui confluiscono sei liste civiche dirette da Giancarlo Garozzo (Fuori Sistema), Salvatore Castagnino e Carlo Busiello (Laboratorio Civico), Antonino Casella (Insieme), Moena Scala (Siamo Siracusa) e Gianluca Scrofani (Cantiere Siracusa – Siracusa Democratica). Hanno già individuato un candidato a sindaco: Alfredo Foti. Sono loro che dovranno fornire la forza di competere e di contare in queste elezioni amministrative. E dovrebbero essere la mina vagante nell’eterna lotta tra centrodestra, centrosinistra (dato per sfavorito) e sindaco uscente. Si insinuano tra le dinamiche politiche grazie alla capacità di dialogare a destra (Castagnino e Scrofani) e a sinistra (Garozzo, Foti). Sicuramente non con Francesco Italia, quindi l’obiettivo è di competere e arrivare a giocarsi il ballottaggio. Ma con chi?

“L’ideologia, l’ideologiaMalgrado tutto credo ancora che ci siaÈ il continuare ad affermareUn pensiero e il suo perchéCon la scusa di un contrasto che non c’èSe c’è chissà dov’è, se c’è chissà dov’è”

Garozzo lo ha detto durante una nostra diretta: alle Amministrative non ci sono destra o sinistra. E infatti i 4 dell’Apocalisse del centrodestra parlano con loro. Quattro… intanto due sicuramente, più o meno ufficialmente: Mario Bonomo e Giovanni Cafeo. Gli altri due, Vincenzo Vinciullo ed Edy Bandiera, sono una mina vagante. Potrebbero tornare all’ovile del centrodestra, anche se è improbabile. Perché Bandiera resterebbe solo se venisse indicato quale candidato a sindaco. Vinciullo pure, ma potrebbe essere convinto dallo scacchiere politico o sognare un’improbabile candidatura unitaria alle Provinciali.

“L’ideologia, l’ideologia
Malgrado tutto credo ancora che ci sia
È la passione, l’ossessione della tua diversità
Che al momento dove è andata non si sa
Dove non si sa, dove non si sa”

In Officina potrebbe convergere pure il “Civico 4” di Michele Mangiafico. Non è detto, anche in questo caso bisognerebbe trovare la quadra perché Officina, con i 4 dell’Apocalisse e Mangiafico potrebbero essere una delle compagini che arriveranno al ballottaggio. Come per il centrodestra, però, anche qui il candidato in pectore non convince. Alfredo Foti è da tutti, unanimemente, considerato una brava persona. Un ottimo consigliere comunale, pure. Ma pochi sono convinti di lottare e battersi per la sua candidatura a sindaco, considerata troppo debole. Non è di sintesi, insomma. E si sta cercando qualcuno in grado di compattare questo bizzarro quarto polo. Potrebbero trovare l’accordo sul nome di una donna, di un civico, di un politico con seguito, o restare con Alfredo Foti e provare a raggiungere il ballottaggio e guardare al centrosinistra. Se resterà al palo. Perché anche Garozzo citerebbe Gaber, alla fine della celebre canzone…

“Destra, sinistraDestra, sinistraBasta.”


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