Correrà da solo, con una o al massimo due liste a supporto ed è sicuro di poter fare un buon risultato. Anche perché l’attuale frastagliato panorama politico può essere di aiuto. Roberto Trigilio, ex consigliere comunale col Movimento 5 Stelle oggi è il candidato sindaco di Cateno De Luca, che con il suo nuovo progetto “Sud chiama Nord”, mira a entrare dentro palazzo Vermexio. Complicato con Trigilio sindaco, ma probabile con lo stesso in Consiglio comunale. E insieme con lui, magari qualche altro volto nuovo. Intanto però Sud chiama Nord prova a portarsi avanti col lavoro: oltre a una prima lista già chiusa prova a chiudere il cerchio anche su una seconda e sull’ipotetica squadra di governo. E un nome c’è già. Quello dell’avvocato Valerio Vancheri, ex presidente del Circolo Canottieri Ortigia.
Cinque anni fa con 656 voti è risultato il consigliere comunale più votato con il M5S. Oggi prova il grande salto con la candidatura a sindaco ma con Cateno De Luca. Cosa l’ha portata a chiudere l’esperienza con i pentastellati e cosa la convince del “De Luca pensiero”?
“Nel 2018 la risposta dell’elettorato è stata fantastica. Un’esperienza nata e finita in virtù di una legge folle che manda a casa il controllore (il Consiglio comunale, ndr) piuttosto che il controllato (il sindaco, ndr). Dopo lo scioglimento del civico consesso ho maturato una diversa idea politica, ho seguito il percorso amministrativo di Cateno De Luca e del suo approccio concreto alla politica e ho risposto presente all’invito che mi ha formulato”
Il centrodestra è a pezzi e si vocifera di una candidatura doppia con quella di Bandiera che farebbe il paio con quella di Messina. Officina civica al momento stenta a decollare, il centrosinistra seppur ricco di contraddizioni prova a fare sintesi su Renata Giunta e il sindaco uscente continua a sembrare l’uomo da battere. In questo panorama così frastagliato voi sembrate partire indietro. Che obiettivi vi siete posti?
“Partiamo dal presupposto che c’è una confusione totale che porta l’elettorato a essere indeciso. Questa frammentazione con continui cambi di casacca creano solo confusione. Io non sono solo candidato sindaco con Sud chiama Nord ma anche candidato al Consiglio comunale. E insieme con me ci sono altri 31 candidati, tutti alla prima esperienza, ma tutti preparati e decisi. Stiamo lavorando anche alla seconda lista. Abbiamo aspettative importanti e sono convinto che otterremo un buon risultato anche se ovviamente non ho parametri di riferimento, visto che Sud chiama Nord è alla sua prima esperienza alle amministrative dopo quella recente alle regionali.”
Alle Regionali avete anche sfiorato di conquistare un seggio all’Ars, ma è indubbio che per quel risultato è stata importante la presenza del vostro leader Cateno De Luca. Sarà presente e protagonista anche per le amministrative di Siracusa? E oltre a una seconda lista avete già in mente chi possa far parte della vostra squadra di governo?
“La seconda lista è work in progress, siamo più o meno a metà. Cateno De Luca, invece, dal canto suo ha dato piena disponibilità di venire a Siracusa, crede molto nella squadra e ha chiesto volti nuovi e tra poco apriremo il comitato in viale Teocrito. Per quanto riguarda la possibile Giunta ho avuto diverse interlocuzioni e c’è un rapporto ricco e in divenire con Valerio Vancheri che sta facendo le sue valutazioni in merito.”
Sembra che questo progetto di Sud chiama Nord sia quasi un ritorno a casa, un’iniziativa simile al primo Movimento 5 Stelle. Si trova bene in questo habitat politico?
“Avere la disponibilità di un contatto diretto con Cateno De Luca è meraviglioso, così come non avere qualcuno pronto a entrare a gamba tesa per farti un dispetto.”
A oggi si parla di due liste e suo supporto. Forse troppo poco per sperare in un turno di ballottaggio. Nell’ipotesi in cui non dovreste raggiungere il secondo turno, rispetto a chi vi sentite più vicini?
“La politica è una grande incognita, quindi non è detto che non si possa arrivare al ballottaggio. Nell’eventualità in cui non dovessimo arrivare al ballottaggio faremo altre riflessioni. Per il momento, però, teniamo la barra dritta, senza farci dettare i tempi da nessuno.”
Restando sul tema: cosa critica all’attuale amministrazione e come valuta l’attuale momento politico?
“Ritengo che tra le tante cose, rifare il look alla città negli ultimi sei mesi dopo 4 anni di stallo non sia il massimo. Sulle altre componenti dico solo che queste continue fazioni interne, queste battaglie tra guelfi e ghibellini non fanno altro che destabilizzare l’elettorato. Non chiediamoci poi perché le persone non vanno a votare. L’ho detto durante la mia conferenza stampa di presentazione: non è tollerabile che sia solo una minoranza degli aventi diritto a esprimere il sindaco e il Consiglio comunale.”
Come Roberto Trigilio si immagina Siracusa nei prossimi 5 anni?
“Sicuramente bisogna ripartire dal Piano regolatore generale. Poi è ovvio che si deve lavorare anche dal punto di vista del decoro, del contatto con il cittadino e una maggiore tutela per le imprese del territorio. Bisogna valorizzare le imprese locali, perché il sindaco crea opportunità di lavoro”.
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