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Siracusa verso le Amministrative. Bonomo (Mpa) preferisce una donna, non dice no a Messina ma… “il mondo civico faccia una proposta”

Bonomo vede civico, punta sul civismo e non intende riconoscere il ruolo degli attuali leader

Una donna sindaco a Siracusa. O un civico. Ma nessuna imposizione da tavoli del centrodestra. Mario Bonomo non ha intenzione di parlare in politichese e lancia un messaggio dietro l’altro. A tutti: all’interno del proprio partito (Carta e Di Mauro) come all’esterno (Cannata e Bufardeci), esprime la propria opinione senza peli sulla lingua e non ha paura di rompere i tavoli del centrodestra, che in realtà ha già rotto. Bonomo vede civico, punta sul civismo e non intende riconoscere il ruolo degli attuali leader. Insomma, calcisticamente parlando ha buttato la palla in tribuna e non è detto che al ritorno della sfera resti con la stessa maglia di inizio partita. Anzi.

Assieme a Vinciullo, Bandiera e Cafeo l’abbiamo inserita tra quelli che abbiamo chiamato i 4 dell’Apocalisse… del centrodestra, perché col vostro passo di lato avete creato una coalizione alternativa. Bonomo, ma esiste un centrodestra, oggi?

“Io lo intendo come un cartello elettorale riunito attorno a poche persone che vorrebbero interloquire co la città da posizioni precostituite. L’obiettivo di pungolare il centrodestra è stato raggiunto e ci siamo rivisti con i miei colleghi per aprire il tavolo di discussione a un confronto cittadino che è mancato in questi anni. La stessa pecca che contesto all’amministrazione comunale, priva del Consiglio comunale”. 

FdI ha fatto il nome del coordinatore Napoli lasciando però intendere di essere non solo disposta ma quasi propensa a un passo indietro. Ed è sembrato che l’Mpa fosse intenzionata a spendere quello di Assenza. Ma lì si è bloccato tutto. Non è di sintesi?

“È il metodo a essere sbagliato, non si può individuare un’area a cui attribuire l’onere e l’onore di fare il nome. Il candidato deve essere condiviso, non si può dettare una linea alla coalizione”

E se il nome fosse quello di Ferdinando Messina per Forza Italia?

“È un nome importante ma deve uscire da un confronto all’interno della coalizione e non intendo accettare candidati imposti da Roma e Palermo, ma rivendico autonomia nelle scelte”.

Sempre FdI rimprovera alcuni, tra cui evidentemente lei, di giocare con 2 mazzi di carte: lista civica e partito. Lei parla come civico o come coordinatore del movimento di Lombardo?

“Io parlo sempre come coordinatore provinciale del Mpa, nonostante il coordinatore cittadino da me nominato (Roberto Di Mauro) mi sconfessi e quindi si autosconfessi. Dovrebbe fare una riflessione. È impensabile oggi escludere le liste civiche da un confronto con la politica”.

E infatti parlate con tutti, non solo con il centrodestra. Tra questi sembra ci sia l’Officina civica di Garozzo e il Civico 4 di Mangiafico. E con Italia?

Il confronto con il mondo civico, associazioni e formazioni pseudopolitiche, deve essere fatto e portato fino in fondo. E rimprovero al centrodestra di rivedersi solo una volta ogni 5 anni perché quello significa cartello elettorale e non coalizione. Su Italia, ritengo che alcuni atti dell’amministrazione possano essere salvati e apprezzati, ma purtroppo ha perso il pungolo e lo stimolo del Consiglio comunale e quindi il contatto con le forze politiche e con la cittadinanza. Che non si può ritrovare solo gli ultimi tre mesi. Ma non tutto è da buttare”

Parlando di Lombardo, assolto in Cassazione, lo ha già sentito o ha detto qualcosa in merito alle elezioni amministrative a Siracusa o sta pensando solo a Catania?

Raffaele ha pagato sulla sua pelle, così come il sottoscritto, 10 anni e più di processo. Si è azzerata così una classe politica che anteponeva l’interesse politico della nostra Sicilia a quello della stessa persona. Sono contento di aver dato e fatto tutto quello che si poteva dare e fare soprattutto su alcuni temi che sembravano essere oggetto di spartizioni lobbistiche”

Il nome ideale per il ruolo di sindaco a Siracusa?

“Potrebbe essere quello di una donna, inclusiva, capace e preparata ma la lotteria dei nomi non ci appassiona, dobbiamo definire il perimetro e non è mai tardi per farlo. I cittadini se ben informati reagiranno bene e se includiamo tutte le forze civiche riusciremo presto a trovare una sintesi sul nome. Anzi, potrebbe essere il mondo civico a fare una proposta a cui poi magari i partiti aderiscono”.


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