Ultime news

Siracusa, via Ofanto. Respinto il ricorso del condominio: la chiusura era legittima e giustificata

La decisione del Tar adesso pare mettere fine alla vicenda (a meno di ricorsi al Cga), legittimando le scelte iniziali dell’amministrazione comunale e confermando la chiusura della strada nell’ambito della Zona Scolastica

Respinto il ricorso presentato dal Condominio Ofanto contro il Comune di Siracusa. Il Tar di Catania ha confermato come la chiusura alla circolazione della via omonima, avvenuta nell’ambito della creazione delle Zone Scolastiche, sia legittima e giustificata da esigenze di sicurezza e regolamentazione del traffico.

La vicenda nasce nel 2021, quando la Giunta Comunale di Siracusa ha approvato la realizzazione di Zone Scolastiche nell’ambito della riqualificazione di piazza della Repubblica con la “rotatoria arcobaleno”. In questo contesto, l’ordinanza stabilì il divieto di transito e sosta permanente in via Ofanto, nelle vicinanze dell’istituto scolastico “Paolo Orsi”. Scelta che suscitò le proteste dei residenti, in particolare dei condomini della via, che si sono visti privati dell’accesso diretto ai propri parcheggi e hanno sollevato dubbi sulla possibilità di transito per i mezzi di soccorso.

A settembre 2021, l’amministrazione ha cercato una soluzione proponendo modifiche alla viabilità, ma l’assemblea condominiale ha rigettato le proposte, mantenendo il ricorso al Tar ritenendo che il Comune avesse applicato la norma in modo sproporzionato, estendendo le restrizioni ben oltre l’area scolastica e causando disagi non necessari e che avesse mancato rispetto del Piano Urbano della Mobilità: Secondo i ricorrenti, la modifica alla viabilità doveva passare attraverso un Piano Particolareggiato del Traffico, che è di competenza del Consiglio comunale e non della Giunta. Il Comune si è opposto, ritenendo che l’unico motivo dell’opposizione fosse il desiderio di mantenere parcheggi illegittimi sulla strada pubblica.

E il Tar, di fatto, ha rigettato il ricorso evidenziando come le limitazioni al traffico rientrino nelle scelte discrezionali dell’amministrazione, la vicinanza dell’area al plesso scolastico giustifica pienamente l’istituzione della Zona Scolastica, le soluzioni alternative offerte dal Comune erano adeguate, ma sono state respinte senza motivazioni apparentemente valide dai residenti e infine la Giunta aveva piena competenza a deliberare in materia, senza necessità di approvazione da parte del Consiglio comunale.

Tenendo conto anche del carattere “sperimentale” dei provvedimenti impugnati – si legge nella sentenza – gli stessi appaiono ragionevolmente orientati nel perseguimento degli obiettivi delineati dal legislatore (ossia, in primis, la tutela della sicurezza della popolazione scolastica), la quale non può che essere veicolata attraverso la regolamentazione del transito e della sosta delle autovetture nelle aree limitrofe l’istituto”.

Siracusa, riapertura di via Ofanto. Cavarra: “soluzione soddisfacente ed equilibrata per tutti”

Le parole del consigliere

Siracusa, via Ofanto. Scimonelli: “l’amministrazione faccia un passo indietro prima dell’inizio dell’anno scolastico”

La polemica

Siracusa, riapre via Ofanto. Scimonelli: “Scelta miope e delusione in città”

Il commento

Siracusa, i residenti di via Ofanto smentiscono Scimonelli: “ripristinati nostri diritti”

La dichiarazione

Il consigliere comunale Ivan Scimonelli ha più volte attaccato l’amministrazione, soprattutto dopo la decisione di riaprire seppur parzialmente via Ofanto, tanto che lo scorso settembre aveva parlato di scelta miope dell’amministrazione e accusato: “vi è da una parte un interesse egoistico a parcheggiare sotto casa auto e motociclette; dall’altra parte vi sono il diritto allo studio e alla salute di oltre ottocento alunni minori di età (parecchi diversamente abili) e dei loro insegnanti. Da una parte vi è la comodità reclamata dai pochi o da un anonimo in nome e per conto; dall’altra vi è la sicurezza e l’incolumità dei nostri ragazzi e dei loro docenti. Da un lato vi è la scocciatura di dover fare una “marcia indietro” in automobile; dall’altro lato vi è la Costituzione repubblicana con i suoi diritti essenziali, fra i quali figurano quello allo studio, quello all’ambiente salubre, quello alla salute, non certo quello al parcheggio agevole. Se ognuno difendesse la prerogativa di posteggiare a mezzo metro da casa sua, non esisterebbero le zone pedonali e le isole ambientali, ma solo un mondo di “stalli” bianchi e blu”.

La decisione del Tar adesso pare mettere fine alla vicenda (a meno di ricorsi al Cga), legittimando le scelte iniziali dell’amministrazione comunale e confermando la chiusura della strada nell’ambito della Zona Scolastica. Adesso la palla passa alla politica. E al dirigente.


© Riproduzione riservata - Termini e Condizioni
Stampa Articolo


© Riproduzione riservata - Termini e Condizioni