In data odierna, all’esito di attività d’indagine delegate dalle Procure della Repubblica di Roma e Messina, che procedono in coordinamento investigativo con la Procura della Repubblica di Milano, militari dei Comandi Provinciali della Guardia di Finanza di Roma e Messina, con la collaborazione di quelli di Palermo, hanno eseguito, sul territorio nazionale, distinte ordinanze di custodia cautelare, in carcere e ai domiciliari, in relazione a due associazioni a delinquere dedite, rispettivamente, alla commissione di plurime frodi fiscali e a reati contro la pubblica amministrazione, anche attraverso la corruzione in atti giudiziari.
Le indagini hanno preso le mosse da distinti input investigativi, convergendo sull’operatività dei due sodalizi criminali, consentendo altresì la ricostruzione di ipotesi di bancarotta fraudolenta da parte di soggetti non riconducibili alla struttura delle organizzazioni. Le accuse a vario titolo sono associazione a delinquere, corruzione in atti giudiziari, falso ideologico del pubblico ufficiale, concussione, calunnia, truffa, rivelazione di segreti d’ufficio, consulenza, falsa attestazione al pubblico ufficiale, minacce a pubblico ufficiale e simulazione di reato.
I Gip dei Tribunali di Roma e Messina hanno emesso le ordinanze di custodia cautelare che seguono:
Ordinanza di applicazione delle misure cautelari personali 44630/16 R.G.N.R. e 3079/17 R.G. Gip, emessa dal Giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Roma, nei confronti di: Piero Amara cl.69 (carcere), per i reati di cui agli artt. 416 cc. 1, 2 e 5 c.p., art. 8 D.Lgs. 74/2000, art. 2 D.Lgs. 74/2000, art. 319 ter in relazione agli art. 318 e 319 c.p. (associazione a delinquere, reati tributari e corruzione in atti giudiziari); – Fabrizio Centofanti cl.72 (carcere), per i reati di cui agli artt. 416 cc. 1, 2 e 5 c.p., art. 8 D.Lgs. 74/2000, art. 2 D.Lgs. 74/2000 (associazione a delinquere, reati tributari e corruzione in atti giudiziari); Giuseppe Calafiore cl.79 (domiciliari – attualmente all’estero), per i reati di cui agli artt. 8 D.Lgs. 74/2000, art. 319 ter in relazione agli art. 318 e 319 c.p. (reati tributari e corruzione in atti giudiziari); Ezio Bigotti cl.64 (domiciliari) per il reato di cui agli artt. art. 2 D.Lgs. 74/2000, artt. 110 c.p., 223 comma 1 in relazione all’art. 216 comma 1 n. 1, n. 2 e 237 R.D. 267/42 (Reati tributari, bancarotta fraudolenta in concorso); Luciano Caruso cl.40 (domiciliari), per il reato di cui agli artt. 110 c.p., 223 comma 1 in relazione all’art. 216 comma 1 n. 1, n. 2 e 237 R.D. 267/42 (Reati tributari, bancarotta fraudolenta in concorso).
La richiesta di misura non detentiva nei confronti di Riccardo Virgilio, già presidente di sezione del Consiglio di Stato, oggi in pensione, per il reato di corruzione in atti giudiziari contestato in concorso con Amara e Calafiore, è stata respinta per assenza di ragioni cautelari.
Ordinanza di applicazione delle misure cautelari personali 4179/15 R.G.N.R. e 544/16 R.G. Gip., emessa dal Giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Messina, nei confronti di Piero Amara cl.69 (carcere), per i reati di cui agli artt. 416 cc 1 e 3 c.p., artt. 81 cpv, 110, 319 ter, 321 c.p., 479 c.p., 56 c.p., 319 quater c.p. e Giuseppe Calafiore cl.79 (carcere- attualmente all’Estero) per i reati di cui agli artt. 416 cc 1 e 3 c.p., artt. 81 cpv, 110, 319 ter, 321 c.p., 479 c.p., 56 c.p., 476 c.p., 56 c.p. , 319 quater c.p., 336 c.p. (associazione a delinquere, concorso in corruzione, falso ideologico e tentata corruzione); Giancarlo Longo, magistrato ordinario, già sostituto procuratore della Repubblica al Tribunale di Siracusa, ad oggi destinato ad altre funzioni in altra sede, cl.69 (carcere) per i reati di cui agli artt. 416 commi 1, 2 e 3, 81 cpv, 110 c.p., 319 ter c.p., 321 c.p., 479 c.p., , 61 n. 2 c.p. , 476 c.p., 640 c.p. comma 2, 56 c.p. e 319 quater c.p.;
Alessandro Ferraro cl.71 (carcere) per i reati di cui agli artt. 416 commi 1, 2 e 3, artt. 81 cpv, 110 c.p., 319 ter c.p. , 321 c.p., 336 c.p.; Fabrizio Centofanti cl.72 (domiciliari) per i reati di cui agli artt. 81 cpv, 110 c.p., 319 ter c.p., 321 c.p.; Giuseppe Guastella cl.45 (domiciliari) per i reati di cui agli artt. 416 commi 1, 2 e 3 c.p.; Davide Venezia cl.85 (domiciliari) per i reati di cui agli artt. 416 commi 1, 2 e 3 c.p., artt. 81 cpv, 110 c.p., 319 ter c.p., 321 c.p.; Mauro Verace cl.57 (domiciliari).per i reati di cui agli artt. 81 cpv, 319 ter c.p., 110 c.p., 479 c.p.; Salvatore Maria Pace cl.78 (domiciliari) per i reati di cui agli artt. 81 cpv, 319 ter c.p., 479 c.p., art. 368 c.p.; Gianluca De Micheli cl.73 per i reati di cui agli artt. 81 cpv, 319 ter c.p., 110 c.p., 479 c.p.; Vincenzo Naso cl.44 (domiciliari) per i reati di cui agli artt. 319 ter c.p., 110 c.p., 479 c.p.; Francesco “Corrado” Perricone cl.63 , per i reati di cui agli artt. 319 ter c.p., 110 c.p., 479 c.p., 640 c.p. comma 2, 495 c.p.; Sebastiano Miano cl.74 (domiciliari) per i reati di cui agli artt. 110 c.p., 81, 56 e 319 quater c.p.
Contestualmente, sono in corso di esecuzione perquisizioni locali nei confronti dei soggetti a vario titolo coinvolti nella vicenda.
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