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“Solarinesi, compagni di viaggio”: si è concluso il tour del candidato sindaco di Solarino Peppe Germano

Germano ha voluto visitare tutti i solarinesi (e non) che, in mezzo a tante difficoltà, portano avanti attività commerciali, locali, studi professionali, attività produttive e associative nella cittadina

Si è concluso da qualche giorno “Solarinesi, compagni di viaggio” il tour del candidato sindaco di Solarino Peppe Germano che ha voluto compiere in giro per la città. “Ma solo ufficialmente – ammette l’aspirante primo cittadino – perché continuerò ancora ad andare a trovare gli imprenditori, e visitare le attività commerciali e le aziende in cui ancora non sono stato”. Germano ha voluto visitare tutti i solarinesi (e non) che, in mezzo a tante difficoltà, portano avanti attività commerciali, locali, studi professionali, attività produttive e associative nella cittadina.

“Sono stati due mesi entusiasmanti – racconta –, dove sono stato a contatto con tutti i miei concittadini e grazie a tutti loro ho trovato gli spunti per scrivere il mio programma elettorale. Un programma elettorale che, per come l’ho sempre immaginato e sognato, rappresenti ciò che veramente serve ai cittadini. Ho voluto che questo viaggio che ho compiuto in mezzo alla mia gente rappresentasse una dichiarazione d’amore nei confronti della città che amo e che non vedo l’ora di servire. Ho messo al centro il cittadino, con le sue risposte anche forti a volte, con la sua sensibilità civica genuina, con la sua sfiducia congenita dopo anni di mala gestione amministrativa e cattivo indirizzo politico. È stato per me un momento di crescita incredibile da dove ho tratto tanto entusiasmo e dove ho sentito forte e diretta quella voglia dei miei concittadini di riscattarsi da anni di letargo e umiliazioni politiche a tutto tondo. Ho sentito tanto entusiasmo e per certi versi sono stati i cittadini che ho incontrato a darmi la carica per continuare ad andare avanti e non arrendermi alle vecchie logiche di partito o alle ammucchiate “tutti contro”. Alla mia città racconto questo viaggio come un domani lo racconterò a mio figlio: con il cuore gonfio di emozione. Perché sì, mi sono emozionato, ho pensato alla mia vita umana, professionale e politica, e capisco che sto per metterla nelle mani dei miei concittadini, nelle mani dei figli dell’unica terra che amo. Quando ho annunciato il “viaggio” ho presentato la metafora della valigia vuota, una valigia che avrei dovuto riempire con le emozioni e le ricchezze che mi avreste regalato. Oggi sono pronto a chiuderla, con la consapevolezza che tutto quello che mi è stato regalato e che io ho riposto gelosamente li dentro non mi basterà. Ho capito che questo viaggio sarà meno pensante se lo porterò avanti insieme alla mia gente. Ogni giorno costruiremo dei significati diversi ed aggiungeremo un tassello al nostro obiettivo finale, ma solo cosi saremo veramente consapevoli di fin dove possiamo arrivare”.


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