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Sport dopato? Grazie no

Risultati sportivi entusiasmanti e prestanza fisica sopra il livello sono gli effetti più evidenti del doping nello sport.

A lanciare una campagna di moralizzazione a 360 gradi, a tutto tondo contro gli anabolizzanti e contro l’uso di queste sostanze nello sport amatoriale, è Franco Battaglia.

Medico oculista, 56 anni, un fisico asciutto, frutto di chilometri e chilometri di bicicletta su strada, e presidente dell’associazione “Medical Athletic Center”. Battaglia si è fatto promotore di una campagna di sensibilizzazione per riportare lo sport nella sua originale accezione di benessere psico-fisico ed entro i confini della legalità .

“La nostra associazione vuole uno sport pulito con certificati ed analisi all’atto dell’ iscrizione e controlli tossicologici a sorpresa – noi vogliamo essere controllati per affermare lo spirito sportivo in senso tradizionale. Nell’ambiente ciclistico amatoriale non si fanno controlli tossicologici dal 1996 anche se una quota parte della tassa di iscrizione è destinata proprio a sostenerne le spese . Attualmente – continua Franco Battaglia – circa il 50% degli atleti sono dopati ma noi cominciamo a controllare dalla base il “passaporto biologico” dei nostri dilettanti ai quali possiamo assicurare solo un sano sport di fatica”.

L’iniziativa è stata attenzionata dall’Ausl 8 che presto – come ha assicurato la dirigente del Laboratorio di Tossicologia , Maria Concetta Visconti – avrà la disponibilità dei laboratori accreditati per questo tipo di controllo.

L’iniziativa nata all’interno dell’associazione dilettantistica apre i confini a una dimensione più ampia coinvolgendo le istituzioni come l’Assessorato allo Sport del Comune di Siracusa, l’Azienda Sanitaria Provinciale , il CONI, il Provveditorato agli Studi con il convegno –dibattito di sabato prossimo all’Open Land dal tema “Fermiamo il doping”.
 


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