Anche l’Università di Architettura di Siracusa si ferma in occasione dello sciopero generale indetto da CGIL e UIL, proclamato per oggi. Questa mattina, infatti, un’attività prevista nella corte della sede di Ortigia si è trasformata in un momento di protesta. Gli studenti hanno scritto a terra “Studenti in agitazione” e affisso cartelloni con slogan come “La cultura non si taglia” e “Precari oggi, in fuga domani”.
La mobilitazione nazionale è stata indetta per chiedere modifiche alla manovra di bilancio, ritenuta inadeguata a risolvere i problemi del Paese. Tra le rivendicazioni principali, l’aumento del potere d’acquisto di salari e pensioni, il finanziamento di sanità, istruzione, servizi pubblici e politiche industriali.
All’Università di Architettura si è registrata una condivisione di intenti tra studenti e docenti. Nei giorni scorsi, le lezioni sono state sospese per un’ora per discutere della legge in questione. Secondo il punto di vista condiviso con i sindacati, la manovra ridurrebbe i fondi per l’istruzione, aggravando ulteriormente le condizioni di precariato per chi aspira a una carriera accademica.
“L’università è il luogo dove si costruisce il pensiero critico, – dice Fausto Carmelo Nigrelli, presidente della struttura didattica – dove adulti e giovani si confrontano quotidianamente, nelle aule e fuori, non solo sulle materie oggetto degli studi, ma sulle grandi questioni del tempo che si vive. Per questo le università sono luoghi fisici, dove corpi si incontrano, sguardi si incrociano, voi si uniscono o si affrontano. Ad Architettura docenti e studenti, per l’università pubblica, contro i tagli alle università, per il pensiero critico”.
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