“Non è pervenuta a oggi al Dicastero alcuna richiesta di partecipazione al tavolo da parte dei comuni“. Questa la risposta del Ministero delle Imprese e del Made in Italy in relazione al mancato coinvolgimento dei sindaci di Augusta, Melilli, Priolo e Siracusa nelle discussioni sul futuro del polo petrolchimico di Priolo e del depuratore consortile Ias.
Il Tavolo su Priolo, che si è svolto a Palazzo Piacentini giovedì 21 novembre, era stato convocato con ampio anticipo, il 12 novembre. La convocazione “seguiva un consolidato protocollo che prevede che la rappresentanza degli enti locali sia esercitata dalla regione interessata, in questo caso la Regione Siciliana – si legge in una nota – Tuttavia, come da prassi, dinanzi a una richiesta specifica degli enti locali, il Mimit può valutare – d’intesa con la Regione – l’estensione della partecipazione. Ad oggi, nessuna richiesta formale è stata avanzata: quando ciò avverrà, il Mimit la esaminerà con la dovuta attenzione e ne terrà conto per le future convocazioni”.
In realtà oltre ai Comuni, anche il commissario Asi in liquidazione Corrado Di Stefano ha lamentato il mancato coinvolgimento, ma al suo posto era comunque presente la Regione che lo ha nominato in quel ruolo. Adesso il 3 dicembre si parlerà di Versalis e il 5 dicembre dell’Industria della Chimica. E non ci sarà, nuovamente, alcun ente.
“Relativamente al Tavolo Versalis – conclude la nota del Mimit – le tematiche trattate riguardano non solo più comuni italiani, ma anche più regioni, aspetto che emerge ancor più chiaramente nel contesto del Tavolo sull’industria chimica nazionale: motivo per cui la rappresentanza dei territori e delle loro istanze sarà garantita dalle regioni competenti e, per il Tavolo sull’industria chimica italiana, dalla regione capofila in materia”.
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