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Tra lacrime, rabbia e disperazione, Siracusa continua la protesta contro le restrizioni

Una manifestazione sicuramente meno partecipata nei numeri (circa 250 i presenti) ma decisamente più sentita rispetto a quella andata in scena domenica

Ci sono le lacrime della maestra di danza che accusa il Governo di aver rubato il sogno delle sue allieve, c’è la disperazione di molti ristoratori che temono di non poter più alzare la saracinesca per colpe non loro ma soprattutto c’è un forte scoramento e scollamento nei confronti della politica. In tutte le sue accezioni. Secondo giorno di protesta

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