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Troppi detenuti e poco personale, “il Carcere di Siracusa è a rischio implosione”

Una delegazione sindacale ieri ha visitato la struttura, constatando una carenza cronica di organico in tutti i ruoli

Il carcere di Siracusa è ingestibile, rischia l’implosione da un momento all’altro il che comporterebbe anche ripercussioni per l’ordine pubblico cittadino”. Lo dichiara Josè Sudano, Segretario Generale Fp Cgil Siracusa, dopo la visita di ieri della delegazione sindacale nel carcere siracusano.

Giuseppe Argentino, Coordinatore provinciale Fp Cgil sostiene come la Polizia Penitenziaria dia il massimo ogni giorno, ma su 250 poliziotti previsti nella pianta organica, in servizio ce ne sono solo 143 di cui 36 assegnati alle esclusive mansioni del Nucleo traduzioni e piantonamenti, “altre unità 6 – spiega – verranno destinate sempre al nucleo, 25 unità sono in periodo di assenza da lungo tempo, altre impiegati negli uffici per sopperire la carenza del personale appartenente alle funzioni centrali, quindi non impiegabili nei reparti detentivi veri e propri, in sostanza sono circa 70 le unità impiegate all’interno dei reparti detentivi”.

Meno della metà dei Poliziotti previsti, per gestire quasi il 20% in più dei detenuti (624 presenti su 532 previsti) – ha aggiunto Francesco Mammana, Segretario Aziendale Fp Cgil – oltre al DAP, è tempo che intervengano le altre istituzioni cittadine”.

I particolari sulle carenze d’organico della Polizia Penitenziaria sono stati descritti da Alfio Giurato Coordinatore regionale FP Cgil Polizia Penitenziaria: “Nel ruolo Ispettori, sono in servizio solo 6 poliziotti su 20 previsti. Nel ruolo Sovrintendenti, 11 su 19. In totale, nel reparto detentivo ci sono 75 Poliziotti su 250 della pianta organica”.

Un carcere difficile, anche per la presenza di metà della popolazione detenuta appartenenti al circuito di “Alta Sicurezza” ha aggiunto Mirko Manna Fp Cgil Nazionale che ha concluso con la richiesta che verrà inviata al Capo del Dipartimento Carlo Renoldi di inviare nell’immediatezza il personale specializzato del Gruppo Operativo Mobile. Una situazione critica quella descritta dal sindacato, simile o forse peggiore rispetto a quella di altre realtà come Santa Maria Capua Vetere e Salerno. “Auspichiamo che il nuovo Governo dia continuità ai lavori di ristrutturazione del sistema penitenziario – conclude la Cgil – con provvedimenti seri, manca personale in tutti i penitenziari della Nazione, è necessario un piano di assunzioni immediato, servono almeno 8000  nuovi agenti di Polizia Penitenziaria per ottenere i livelli minimi di sicurezza sul territorio. Chiederemo al prossimo Ministro di utilizzare i soldi del PNRR per assumere tutti gli idonei non vincitori che ancora oggi aspettano di diventare servitori dello Stato.”


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