Messaggi sul cellulare, mail, telefonate. Sono ormai tantissime le strade che i “truffatori digitali” percorrono per accedere ai nostri dati personali, o peggio al nostro contro corrente. Per sensibilizzare sul tema e fornire alcuni strumenti utili per evitare di cadere nella rete dei truffatori, nella giornata di ieri si è tenuto all’Urban center di Siracusa un convegno promosso dal Nuovo sindacato dei Carabinieri, dal Siulp, dal Fabi e da NatIblei. Il convegno ha trattato temi cruciali legati alle truffe digitali e telefoniche, ormai in continua evoluzione grazie all’avanzamento delle tecnologie. È stato sottolineato che i truffatori, utilizzando sofisticati metodi come e-mail fasulle, SMS ingannevoli e false chiamate da numeri ufficiali, riescono ad accedere a dati sensibili e a ingannare anche i cittadini più esperti.
Gli esperti e i rappresentanti delle forze dell’ordine hanno condiviso preziosi consigli per prevenire le frodi, tra cui l’importanza di prestare attenzione a errori ortografici nei messaggi e di non rispondere a richieste improvvise di informazioni riservate. “La chiave è la prudenza”, affermano gli esperti. Non bisogna mai agire impulsivamente, ma fermarsi e verificare la veridicità della comunicazione ricevuta.
Anche il mondo bancario ha voluto dare il proprio contributo, spiegando le tecniche utilizzate dai truffatori per carpire dati bancari, come ad esempio l’uso fraudolento dei terminali POS o le truffe legate ai pagamenti contactless. Il segretario amministrativo della Fabi Siracusa, Antonio Argento ha ribadito come in caso di dubbi sia sempre meglio contattare direttamente il proprio consulente bancario o denunciare il fatto alle forze dell’ordine.
Una delle tematiche più trattate durante il convegno è stata l’importanza della collaborazione tra cittadini, forze dell’ordine e istituzioni. La prevenzione passa anche attraverso la creazione di una rete di comunicazione efficace, che consenta di scambiarsi informazioni e segnali d’allarme in tempo reale. La condivisione di esperienze e il dialogo tra professionisti e comunità sono fondamentali per contrastare i criminali informatici.
Anche il comparto delle forze dell’ordine si trova oggi a dover fronteggiare il fenomeno delle truffe telematiche. Non solo le forze di Polizia, ma anche i Carabinieri sono spesso vittime di truffatori che si spacciano per colleghi, come nel caso dei falsi incidenti. Sull’argomento però, il segretario provinciale del Siulp, Tommaso Bellavia, facendo riferimento alla Polizia Postale di Siracusa ha sottolineato l’importanza di potenziare l’organico – attualmente composto da appena 4 unità, poichè si tratta di un settore fondamentale per la gestione di questi crimini.
Alcuni partecipanti hanno inoltre parlato dell’importanza di essere formati nell’uso della tecnologia, specialmente per i più anziani. Da qui la presenza di Giusy Limpido “facilitatore digitale” di NatIblei che ha sottolineato l’importanza del proprio ruolo e la presenza dei facilitatori nelle circoscrizioni comunali di Siracusa, così da poter offrire supporto ai cittadini per l’accesso a servizi digitali come il cambio di residenza o l’utilizzo dello SPID. “Essere informati è il primo passo per proteggersi”, ha detto la Limpido.
In un’epoca in cui la tecnologia è diventata parte integrante della nostra vita quotidiana, è fondamentale non solo sapere come sfruttarla ma anche come proteggerci dai suoi rischi. Il convegno ha offerto un’importante occasione di confronto tra cittadini, professionisti e forze dell’ordine, con l’obiettivo di rafforzare la prevenzione e creare una rete di sicurezza collettiva contro le truffe telefoniche e telematiche.
© Riproduzione riservata - Termini e Condizioni
Stampa Articolo
© Riproduzione riservata - Termini e Condizioni



