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“Una teca per il Seppellimento di Santa Lucia”: la richiesta del Comitato attivisti siracusani

La richiesta nasce anche alla luce degli ultimi atti di cronaca internazionale contro diverse opere d’arte in vari musei in varie città europee che sono state imbrattate da attivisti ambientalisti che si sono incollati le mani alle stesse teche, che sono proprio messe a protezione dei capolavori

Il Comitato attivisti siracusani chiede una teca per la protezione del Seppellimento di Santa Lucia del Caravaggio, custodito all’interno della chiesa di Santa Lucia al Sepolcro, nel cuore della Borgata.

Con una lettera inviata all’arcivescovo di Siracusa, monsignor Francesco Lo Manto, al Ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano, al Ministro degli Interni Matteo Piantedosi per il Fondo Edifici di Culto e al Sottosegretario alla Cultura Vittorio Sgarbi, il Comitato ricorda come l’opera d’arte, dall’enorme significato per i siracusani, non risulta essere in sicurezza “ovvero – scrive – non ci risulta essere protetta da apposita teca che ne preservi lo stato non solo da un punto di vista dello stato di salute ma che serva anche ad evitare atti vandalici.”

La richiesta nasce anche alla luce degli ultimi atti di cronaca internazionale contro diverse opere d’arte in vari musei in varie città europee che sono state imbrattate da attivisti ambientalisti che si sono incollati le mani alle stesse teche, che sono proprio messe a protezione dei capolavori.

Onde evitare di dover un giorno raccontarci il peggio – prosegue la nota – si chiede una vostra iniziativa al fine di mettere in sicurezza nel migliore dei modi, nel massimo rispetto del dipinto, realizzando una teca idonea. Il Seppellimento di Santa Lucia, la cui proprietà non ci è chiaro di chi sia, ovvero la proprietà è della collettività e l’interesse della salvaguardia è di tutta l’umanità.”


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