Firmato ieri l’accordo che pone fine alla spinosa questione dei mesi scorsi.
Dopo l’intesa del 30 giugno scorso, con il Rettore Antonino Recca ci sono stati vari contatti fra Provincia regionale, Comune e Università per definire nel dettaglio tutti gli aspetti , ma sopratutto per definire i contorni e i contenuti della nuova offerta formativa.
E ieri si è giunti al giro di boa, all’intesa definitiva, articolata su tre punti fondamentali.
1) Mantenimento e potenziamento della facoltà di architettura presso la sede di Siracusa, con l’impegno a stipulare una nuova convenzione che definisca, alla luce delle nuove disposizioni di legge (decreti Mussi e Gelmini)sulla obbligatorietà della strutturazione del personale docente, un adeguato sostegno finanziario idoneo a garantire l’attività didattica per i prossimi 10 anni.
Tradotto in soldoni: la facoltà di architettura resta a Siracusa con le risorse necessarie per i prossimi 10 anni, con docenti di ruolo al 50% dell’organico.
2) E’ stato raggiunto un accordo per la nuova offerta formativa che comporterà la istituzione di un corso di laurea completo, cioè “triennale” ed il biennio di “specialistica”, interfacoltà tra architettura e ingegneria, in un nuovo campo che è quello delle Scienze della Pianificazione Territoriale, Urbanistica, paesaggistica e Ambientale.
Al nuovo corso di laurea si attribuiscono da parte dell’università alcune fondamentali valenze, ed in particolare il fatto di essere l’unico nel mezzogiorno d’Italia e comunque l’unico in assoluto in Sicilia, con grandi potenzialità, specie in ordine all’inserimento nel mercato del lavoro da parte dei laureati.
3) Il prezzo da pagare per questa nuova offerta formativa è quello di non dare corso ai primi anni dei due corsi in Beni Culturali e Restauro dei Beni Culturali. Corsi che erano stati uno dei punti dell’accordo del giugno scorso, ritenendo non opportuno fare ripartire i due corsi universitari che peraltro non avrebbero avuto la possibilità di avere confermato il biennio di specialistica, anche se gli studenti completeranno gli studi già avviati.
L’intesa inoltre prevede che una parte rilevante dei contributi versati dagli studenti iscritti presso la sede di Siracusa sarà destinata dall’ateneo di Catania al cofinanziamento delle attività dei percorsi di studio nella sede aretusea.
Questa ipotesi di intesa dovrà ora essere valutata dai consigli provinciale e comunale ma alla luce di quanto detto oggi in conferenza stampa dal Presidente della Provincia Nicola Bono dell’Amministrazione provinciale e dal Sindaco Roberto Visentin, presenti il Preside della Facoltà di Architettura Giuseppe Dato e di Ingegneria Luigi Fortuna, si tratta di una razionalizzazione e non di una riduzione dell’offerta formativa: la 12ma facoltà dell’Università di Catania, conferma la sua sede a Siracusa, rafforzata per i prossimi 10 anni con docenti di ruolo e con fondi più ampi per i percorsi di studio
Nasce un nuovo corso di laurea completo (triennale e specialistica) che prenderà il via nell’a.a. 2010-2011, una cogestione della facoltà di architettura ed ingegneria. Scompaiono dalla sede di Siracusa i due corsi di laurea in Beni Culturali e Restauro, pur assicurando a chi ha iniziato di poter completar il corso di studi.
A conti fatti tre erano i corsi di laurea: Architettura quinquennale e i due corsi triennali. Tre sono i corsi di laurea che rimangono: Architettura quinquennale ed il nuovo corso in Scienze della pianificazione territoriale, urbanistica, paesaggistica e ambientale, diviso in triennale e biennale.
Il tutto con il contributo di 4 milioni di euro da parte della Provincia a fronte dei 9 milioni ipotizzati per la gestione di tre corsi ( tre milioni di euro a corso secondo le stime ufficiali).
Il Comune fornirà i locali.
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