In giro per Ortigia, tra monumenti e negozi, turisti e siracusani, tra extracomunitari “da bancarella” che propongono accessori e gadgets di vario genere, c’è anche chi con un pizzico di fantasia si inventa nuove attività per “campare”.
Valentina, 36 anni, ucraina in Italia da sei anni e mezzo, che percorre il territorio nazionale da un’isola all’altra.
“Approdata” in Sardegna nel 2001, da due anni e mezzo si è “innamorata” di Siracusa, di Ortigia, di un’”isola nell’isola di Sicilia”.
Personalità determinata, grinta da vendere, tanta voglia di vivere e darsi da fare. Sono gli elementi che l’hanno indotta a crearsi un lavoro fai-da-te, in mancanza di alternative migliori.
Vende ottimi succhi d’arance e carote, uva nera e pera, limonate dolcificate, spremute sul momento per garantirne la freschezza e la bontà.
Una bicicletta modificata, su tre ruote, attrezzatissima di comodi cestelli per trasportare gli “strumenti da lavoro”; un allegro grembiule con arance stampate che fanno venire l’acquolina in bocca, fascia in testa, guanti igienici, e persino un vassoio per servire i suoi “passanti”.
Valentina ha pensato a tutto. Ha capito che doveva guadagnarsi da vivere e non si è persa d’animo per farlo. Farlo conquistando la simpatia di tutti, creandosi un “personaggio” un pò “sui generis”, che con pochi spiccioli serve tempestivamente chiunque voglia dissetarsi con genuini frutti tipicamente siciliani.
“Mi ha portata qui il vento – dice la donna ucraina più “creativa” della città, lasciando un velo di mistero sui motivi che l’hanno condotta in “casa nostra” -. Non per niente, abitavo fino a qualche tempo fa in via Eolo! Mi piace fare questo lavoro, perché mi piace questa gente e mi adopero per offrire loro un buon servizio. La mia vita adesso è qui, non credo che il vento mi porterà da un’altra parte”.
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