In studio con i consiglieri di opposizione Ferdinando Messina e Paolo Romano

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Vendita di Lukoil. Schifani: “soluzione definitiva. E la Regione è pronta a stanziare somme per il depuratore”

Attendiamo dai due ministeri l’imminente adozione di un provvedimento che detterà in maniera più analitica le regole attuative della misura d’urgenza”

“Sono lieto che la vicenda Lukoil, grazie all’assiduo impegno del governo nazionale, abbia trovato una soluzione definitiva che è riuscita a mettere insieme l’aspetto relativo all’attività aziendale, grazie alla dichiarazione di sito di interesse nazionale, e quello dell’individuazione di un acquirente privato che ha offerto le idonee garanzie per la prosecuzione dell’attività che garantisce un indotto di più di diecimila lavoratori. La Regione Siciliana è stata sempre accanto al governo nazionale nel sostenerne l’impegno e nell’offrire ulteriori e aggiuntive misure di sostegno finanziario per l’eliminazione dello stato di crisi, trovando nel ministro Urso un valido e autorevole interlocutore”. Lo dichiara il presidente della Regione Siciliana Renato Schifani, dopo l’accordo raggiunto tra Litasco, controllata al 100% da Lukoil e Goi Energy per l’acquisizione da parte di quest’ultima dello stabilimento Isab di Priolo Gargallo.

Continueremo ad occuparci dell’area industriale di Priolo – aggiunge il governatore – con particolare riferimento alla vicenda relativa al depuratore, oggetto di sequestro giudiziario, e per la quale l’interlocuzione tra il mio governo e i ministri Urso e Pichetto Fratin ha dato luogo all’approvazione di un decreto legge che ha scongiurato la paralisi dell’attività dell’impianto con conseguenze irreversibili e gravissime per tutta l’area industriale. Attendiamo dai due ministeri l’imminente adozione di un provvedimento che detterà in maniera più analitica le regole attuative della misura d’urgenza. La Regione Siciliana è pronta a fare la propria parte nello stanziare le dovute somme per ricondurre l’attività di depurazione nel pieno rispetto delle norme di settore, nella certezza che anche i partner privati della società proprietaria del depuratore facciano la loro parte”.

È un passo avanti, per il quale è stata determinante la mobilitazione dei lavoratori e del Sindacato che in questi mesi hanno sottolineato in Sicilia come a Roma il ruolo strategico del polo petrolchimico siracusano”. Lo affermano i segretari generali di Uil e Uiltec Sicilia, Luisella Lionti e Peppe Di Natale che aggiungono: “Auspicavamo la cessione dello stabilimento di Priolo, ora abbiamo bisogno di verificare sino in fondo quali sono le intenzioni dei nuovi acquirenti perché si apra una stagione di investimenti e non una fase meramente speculativa. È altrettanto necessario, peraltro, che il Governo faccia la propria parte mantenendo alta la guardia su questa operazione a tutela degli interessi nazionali e a salvaguardia di uno straordinario patrimonio non solo economico e imprenditoriale ma anche umano e sociale, rappresentato dal petrolchimico di Priolo. A Stato e Regione, infine, chiediamo di mantenere gli impegni puntando decisamente sull’area industriale siracusana, risorsa fondamentale di una Sicilia e di un Meridione che rivendicano opportunità di crescita”.

Guardiamo con attenzione all’operazione di vendita dell’Isab di Priolo alla GOI Energy, da parte di Lukoil. Potrebbe essere una svolta per l’impianto e per il territorio ma la prudenza è d’obbligo. Il Governo regionale deve dunque ora attivarsi per avere garanzie sulla consistenza degli investimenti previsti e sulle ricadute occupazionali. Sul fatto che si tratti di un’operazione industriale vera e propria e non di un’operazione finanziaria. In proposito un ruolo di garanzia deve essere esercitato anche dal Governo nazionale”. Lo scrivono in una nota congiunta il segretario generale nazionale della Filctem Cgil Marco Falcinelli, il numero uno della categoria in Sicilia Giacomo Rota e il segretario della Filctem di Siracusa Fiorenzo Amato. “Aspettiamo di conoscere il piano industriale – affermano i tre sindacalisti – di avere certezza che saranno assicurati gli attuali livelli occupazionale e che ci siano anzi prospettive di crescita. Da parte nostra siamo pronti al confronto. Alla Regione – aggiungono gli esponenti della Filctem – chiediamo di assicurarsi che ci siano da parte del Fondo gli investimenti sulle azioni di transizione energetica necessari ad allinearsi agli obiettivi Ue sul clima e quelli funzionali al rilancio dell’impianto e del territorio”.

Per Anthony Barbagallo la cessione degli impianti Isab – Lukoil “è una buona notizia. Tuttavia occorre ugualmente un costante livello di controllo e vigilanza in particolare sui livelli occupazionali e per quanto riguarda le questioni ambientali”. “È necessario comunque evitare ogni tipo di speculazione e che possano giocarsi ‘altre partite’ – prosegue Barbagallo – su un impianto strategico per l’intero Paese, quale è appunto quello Isab di Priolo. E bisogna che ci siano immediate garanzie, già in questa fase, per assicurare il futuro di decine di migliaia di lavoratori, tra interni ed indotto. Non trascurando, allo stesso tempo, le questioni legate agli investimenti per lo sviluppo e in materia ambientale. Il PD siciliano – conclude – su questi punti non mancherà di far sentire la propria voce anche in sede parlamentare, regionale e nazionale”.

L’accordo tra Isab Lukoil e Goi Energy per la cessione della raffineria di Priolo potrebbe essere una soluzione positiva per i lavoratori e per il territorio, occorre però mantenere attivo il Tavolo di confronto“. Lo affermano Luigi Ulgiati, Vice Segretario Generale UGL ed Eliseo Fiorin Segretario Nazionale UGL Chimici.

L’accordo dovrebbe perfezionarsi nel prossimo mese di marzo, al completamento -come spiegato nella nota ufficiale dal colosso Russo- di determinate condizioni sospensive tra cui il ricevimento delle necessarie approvazioni da parte delle autorità competenti, in particolare del Governo italiano.

Ed è proprio all’esecutivo che Ulgiati e Fiorin si rivolgono: “È necessario – spiegano – che il Governo si faccia garante. In particolare ci aspettiamo che il ministro Urso convochi a breve il Tavolo di confronto con le parti sociali, presso Ministero delle Imprese e del Made in Italy (MIMI), al fine di garantire un piano industriale sostenibile sia da un punto di vista sociale che ambientale, e di rilancio dell’attività della raffinazione, la cui importanza è strategica per l’intero settore energetico italiano”.

L’annuncio dell’accordo tra Lukoil e Goi Energy per la cessione della raffineria Isab di Priolo è una buona notizia, sul fronte della capacità di attrarre investimenti del polo industriale siracusano. Ma questo non significa che si debba ora abbassare l’attenzione sui piani ed i progetti di chi subentra. Al di là di generiche rassicurazioni sulla tutela del livello occupazionale e degli investimenti, anche in materia di ambiente e salute, per evitare che possa esserci spazio per eventuali manovre di tipo speculativo. Al governo chiediamo di vigilare sulle sorti dell’impianto, cuore della zona industriale aretusea recentemente definita strategica per la produzione energetica nazionale. Ecco perchè riteniamo che si debbano mettere in campo con urgenza tutte le procedure previste a tutela dell’asset nazionale. L’obiettivo, inseguito da anni, rimane quello di rilanciare il polo industriale di Siracusa, garantendo corrette misure ambientali ed in materia di salute per agganciarsi in prospettiva al treno della transizione energetica“. Così in una nota il deputato regionale Carlo Gilistro ed il parlamentare nazionale, Filippo Scerra, entrambi del Movimento 5 Stelle.


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