Venerdì 3 luglio, alle ore 18.00, nella sala consiliare del palazzo municipale di Floridia, nell’ambito delle celebrazioni del Gran Palio ippico Città di Floridia, si terrà il convegno di studi sul tema “Il Gran Palio ippico città di Floridia. Storia, iconografia, tradizione e strategie di sviluppo”.
Dopo il saluto dell’assessore comunale lla cultura, prof. Mario Bonanno, che aprirà i lavori del convegno, si succederanno gli interventi della prof.ssa Filomena Migneco Frasca, che riferirà alcune notizie storiche sulla festa dell’Ascensione, e del prof. Enzo La Rocca che racconterà un’Ascensioone di novanta anni fa. A Cetty Bruno, direttrice del Museo etnografico “N. Bruno” toccherà affrontare l’argomento riguardante i beni culturali locali come strumento di crescita ed occasione di sviluppo.
Il semiologo e saggista prof. Salvo Sequenzia parlerà della sua recente scoperta riguardante i rapporti tra un misterioso dipinto conservato nella chiesa Madre di Floridia e il palio ippico. Il dipinto in questione, risalente al tardo XVIII secolo, l’anonimo autore ha rappresentato sant’Eligio e il celebre miracolo del cavallo risanato. Lo studio di quest’opera da parte di Sequenzia getterebbe nuova luce sulla festa dell’Ascensione e sulla tradzionale corsa dei cavalli. La conclusione dei lavori sarà a ffidata all’avv. Orazio Scalorino, sindaco di Floridia. Durante il convegno sarà proiettato un documentario storico sul Palio ippico.
Il semiologo Salvo Sequenzia, uno degli organizzatori del convegno insieme a Cetty Bruno, ha dichiarato: “La metafora del cavallo “risanato” raffigurata dal misterioso dipinto conservato nella chiesa Madre (nella foto), al di là della tradizione agiografica legata alla vita del santo, nasconde un profondo messaggio antropologico di sintesi e di riconciliazione fra due culture, incarnato nella figura di Eligio: interprete, prima, dell’antica cultura celtica e, successivamente, paladino della nuova cultura cristiana che si diffonde nella Francia del VI secolo, e che Conte Ruggero II d’Altavilla e i due re Guglielmo introdurranno in Sicilia nel XII secolo per cristianizzare i piccoli borghi rurali come l’antica Xiridia, dove il santo diveniva protettore di cavalli, carrettieri e maniscalchi. In tal senso – continua Sequenzia – il «risanamento» del cavallo, diviene, oggi, a una lettura “contemporanea”, potente metafora della restituzione del Gran Palio ippico alla comunità, finalmente «risanata» dal vulnus storico dell’amputazione dell’evento plurisecolare iscritto nel codice comportamentale di generazioni”.
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