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Verso le Europee. Scorpo (Fratelli d’Italia): “le eco-follie rischiano di compromettere la sostenibilità economica e sociale”

"L’approccio di FdI per la necessaria difesa della natura è un approccio pragmatico aperto al mercato, all’innovazione, non è affatto ideologico e si oppone al dirigismo europeo"

“Non esiste ecologista più convinto di un conservatore: l’ecologia, la patria, la casa sono i pilastri del nostro comune destino; ma la transizione verde deve essere economicamente e socialmente sostenibile e non avere ricadute spropositate su cittadini e imprese. L’approccio di FdI per la necessaria difesa della natura è un approccio pragmatico aperto al mercato, all’innovazione, non è affatto ideologico e si oppone al dirigismo europeo. Nel rispetto dei principi di sussidiarietà e proporzionalità presenti in tutti i trattati UE, FdI si batte perché una volta fissati gli obiettivi di riduzione delle emissioni l’Europa lasci che ogni Stato membro raggiunga tali obiettivi tenendo conto del proprio tessuto socio-economico e con il sostegno della ricerca”. A parlare è Alessia Scorpo, candidata per Fratelli d’Italia alle elezioni europee dell’8 e 9 giugno.

“Coerentemente con ciò si sostiene il principio della neutralità tecnologica, e cioè la ricerca di una tecnologia pulita va legata alla specificità di un tessuto economico e non imposta dalla Ue, ecco perché FdI si propone l’obiettivo della cancellazione del blocco della produzione di auto a motore endotermico entro il 2035 – sottolinea – L’elettrico non deve essere prospettata come l’unica soluzione possibile, considerato tra l’altro che la maggior parte delle auto elettriche vengono realizzate in contesti produttivi che non devono neanche lontanamente rispettare i vincoli ai quali sono sottoposti le nostre aziende. La logica della specificità è alla base anche dell’opposizione alla mal pensata direttiva “case green”, che sulla scia dell’omologazione a tutti i costi, generalizza le modalità di efficientamento energetico degli immobili europei. Oggi grazie anche all’opposizione del nostro governo è stato rimosso l’obbligo dell’avanzamento della classe energetica in pochi anni, riconoscendo a tutti gli Stati membri due anni di tempo per predisporre un piano adeguato. Il risultato che FdI si prefigge di portare a casa è quello non solo di tutelare i proprietari di immobili e il mercato immobiliare italiano in generale, ma anche di agire per il riconoscimento di incentivi a livello UE. Tra i punti in agenda del partito vi è anche l’auspicabile realizzare della messa in sicurezza del territorio nazionale, per una concreta politica di prevenzione delle catastrofi ambientali, attraverso il sostegno del bilancio europeo. Ed ancora investire su un sistema di mobilità urbana sostenibile procedendo ad una progressiva decarbonizzazione delle varie modalità di trasporto. La transizione verde ovviamente richiede investimenti e FdI propone che questi vengano scorporati dal rapporto deficit/PIL, e di fare rete con gli altri Stati membri attraverso la creazione di comuni strumenti europei con i quali finanziare le priorità industriali di carattere strategico. Se l’Europa vuole restare competitiva con gli altri player mondiali non può sacrificare alla prospettiva della sostenibilità ecologica, la sostenibilità economica e sociale di se stessa, perché oltre all’ambiente bisogna salvare anche le miglia di posti di lavoro che non si possono mettere a rischio in nome della transizione verde£.


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