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Via ai saldi in Sicilia, ecco quanto spederanno i siracusani

Saranno 15,4 milioni le famiglie che si dedicheranno allo shopping scontato e si prevede una spesa media di circa 133 euro a testa. Secondo le stime dell'Ufficio Studi Confcommercio, ci sarà un giro di affari di 4,7 miliardi di euro

Da oggi partono in Sicilia i saldi invernali che si concluderanno il 15 marzo. Anticipato di qualche giorno l’avvio dei saldi a livello nazionale, dove gli sconti scatteranno invece dal 5 gennaio.

Saranno 15,4 milioni le famiglie che si dedicheranno allo shopping scontato e si prevede una spesa media di circa 133 euro a testa. Secondo le stime dell’Ufficio Studi Confcommercio, ci sarà un giro di affari di 4,7 miliardi di euro.

Confcommercio. “Con l’inizio dei saldi in Sicilia a partire da lunedì 2 gennaio, speriamo di dare una ulteriore scossa ai consumi nell’isola che, per fortuna, nei giorni precedenti il Natale, hanno fatto registrare un incremento più deciso rispetto a quello degli altri anni, soffermandosi su un +5,6% (dati del nostro ufficio studi) che lasciano preludere al meglio in vista dell’inizio del 2023, soprattutto nelle grandi città siciliane”.

E’ quanto afferma il presidente regionale Confcommercio Sicilia, Gianluca Manenti, evidenziando le peculiarità di un clima economico che, al netto di tutte le problematiche già segnalate in precedenza, a cominciare dal caro bollette, ha fatto comunque prendere atto di un clima di fiducia che risulta essere migliorato in tutti i comparti.

“Registriamo, tra l’altro, il fatto – continua Manenti – che si continua ad apprezzare lo shopping nei centri storici e, più in generale, in città. E questo è un aspetto che occorre sempre più valorizzare per reggere il confronto con le grandi superfici di vendita poste in periferia ma, soprattutto, per avviare quel percorso di rigenerazione e valorizzazione su cui occorre soprattutto puntare in chiave futura. Nell’ultimo mese, in Sicilia, abbiamo registrato una crescita dei servizi di mercato (+ 5,8%) rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, mentre nel commercio al dettaglio l’aumento è stato lieve (+ 2,2%) anche se, comunque, di incremento si tratta. Nei servizi di mercato tutte le variabili sono risultate in miglioramento mentre nel commercio al dettaglio sono cresciuti i giudizi favorevoli dei consumatori sulle vendite e sulle scorte di magazzino. La fiducia che arriva dalle famiglie e dagli imprenditori è, dunque, in crescita per il secondo mese consecutivo. È un segnale interessante per le prospettive della nostra economia regionale alla fine di un anno straordinariamente complicato. L’attuale fase di ripiegamento produttivo potrebbe, quindi, essere confinata a un episodio lieve e transitorio. Lo scenario futuro, nel complesso, come ci conferma l’ufficio studi di Confcommercio, non è certo rassicurante: l’inflazione dovrebbe essere ancora vivace e crescente, né sono scongiurati i deleteri di una nuova possibile fiammata dei prezzi delle materie prime energetiche. Ma la voglia di tornare alla normalità nei consumi e la buona salute delle aspettative lasciano ben sperare anche per i prossimi difficili mesi”.

Codacons. I saldi invernali sono iniziati oggi ufficialmente. “Un inizio, però, solo formale, dal momento che i saldi sono di fatto già partiti da giorni in tutta l’isola – afferma il Codacons. – Numerosi negozi e catene commerciali hanno lanciato sconti e promozioni speciali per i propri clienti, con ribassi dei prezzi che arrivano fino al -60% comunicati via sms, Facebook, Whatsapp o mail – spiega l’associazione – Un fenomeno già registrato negli ultimi anni.”

Come ogni anno Francesco Tanasi professore dell’Università San Raffaele e Segretario Nazionale Codacons mette in guardia i consumatori da possibili fregature, e diffonde i consigli utili per fare acquisti in sicurezza durante i saldi:

– Conservate sempre lo scontrino: non è vero che i capi in svendita non si possono cambiare. Il negoziante è obbligato a sostituire l’articolo difettoso anche se dichiara che i capi in saldo non si possono cambiare. Se il cambio non è possibile, ad es. perché il prodotto è finito, avete diritto alla restituzione dei soldi (non ad un buono). Avete due mesi di tempo, non 7 o 8 giorni, per denunciare il difetto.

– Le vendite devono essere realmente di fine stagione: la merce posta in vendita sotto la voce “Saldo” deve essere l’avanzo di quella della stagione che sta finendo e non fondi di magazzino. State alla larga da quei negozi che avevano gli scaffali semivuoti poco prima dei saldi e che poi si sono magicamente riempiti dei più svariati articoli. È improbabile, per non dire impossibile, che a fine stagione il negozio sia provvisto, per ogni tipo di prodotto, di tutte le taglie e colori.

– Girate. Nei giorni che precedono i saldi andate nei negozi a cercare quello che vi interessa, segnandovi il prezzo; potrete così verificare l’effettività dello sconto praticato ed andrete a colpo sicuro, evitando inutili code. Non fermatevi mai al primo negozio che propone sconti ma confrontate i prezzi con quelli esposti in altri esercizi. Eviterete di mangiarvi le mani. A volte basta qualche giro in più per evitare l’acquisto sbagliato o per trovare prezzi più bassi.

– Consigli per gli acquisti. Cercate di avere le idee chiare sulle spese da fare prima di entrare in negozio: sarete meno influenzabili dal negoziante e correrete meno il rischio di tornare a casa colmi di cose, magari anche a buon prezzo, ma delle quali non avevate alcun bisogno e che non userete mai. Valutate la bontà dell’articolo guardando l’etichetta che descrive la composizione del capo d’abbigliamento (le fibre naturali ad esempio costano di più delle sintetiche). Pagare un prezzo alto non significa comprare un prodotto di qualità. Diffidate dei marchi molto simili a quelli noti.

– Diffidate degli sconti superiori al 50%, spesso nascondono merce non proprio nuova, o prezzi vecchi falsi (si gonfia il prezzo vecchio così da aumentare la percentuale di sconto ed invogliare maggiormente all’acquisto). Un commerciante, salvo nell’Alta moda, non può avere, infatti, ricarichi così alti e dovrebbe vendere sottocosto.

– Servitevi preferibilmente nei negozi di fiducia o acquistate merce della quale conoscete già il prezzo o la qualità in modo da poter valutare liberamente e autonomamente la convenienza dell’acquisto.

– Negozi e vetrine. Non acquistate nei negozi che non espongono il cartellino che indica il vecchio prezzo, quello nuovo ed il valore percentuale dello sconto applicato. Il prezzo deve essere inoltre esposto in modo chiaro e ben leggibile. Controllate che fra la merce in saldo non ce ne sia di nuova a prezzo pieno. La merce in saldo deve essere separata in modo chiaro dalla “nuova”. Diffidate delle vetrine coperte da manifesti che non vi consentono di vedere la merce.

– Prova dei capi: non c’è l’obbligo. È rimesso alla discrezionalità del negoziante. Il consiglio è di diffidare dei capi di abbigliamento che possono essere solo guardati.

– Pagamenti. Nei negozi che espongono in vetrina l’adesivo della carta di credito o del bancomat, il commerciante è obbligato ad accettare queste forme di pagamento anche per i saldi, senza oneri aggiuntivi.

– Fregature. Se pensate di avere preso una fregatura rivolgetevi al Codacons, oppure chiamate i vigili urbani.


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