Palazzo Montalto splendido esemplare di arte catalana, ristrutturato solo nella parte esterna (i lavori sono fermi da anni come si vede dal cantiere all’interno del cortile recintato da un cancello di legno).
Di fronte al Palazzo un sito archeologico: un insediamento antico protetto da un’inferriata per permetterne la vista, ma dove in realtà si vedono solo erbacce e rifiuti di ogni genere.
Regna l’incuria: non ci sono fondi per la manutenzione né per la video-sorveglianza.
Così i muri del Palazzo diventano “tele” per gli artisti di strada, quelli che disegnano grafiti con le bombolette mentre il sito è il regno delle infestanti.
Abbiamo mostrato le foto al Soprintendente ai Beni Culturali, Architetto Mariella Muti.
“È un’indecenza. Ci sono persone che non hanno proprio rispetto per i monumenti. Noi purtroppo non abbiamo i fondi per poter intervenire. Il 30% dell’incasso di tutti i biglietti dei siti viene versato al Comune per la manutenzione ordinaria, ma si tratta sempre di cifre modeste. Nel 2008 l’Assessorato Regionale ha inviato 70 mila euro a fronte di un bisogno di 900 mila euro”.
Allora non ci sono soluzioni?
“Le soluzioni potrebbero avere due strade – dice il Soprintendente – o un accordo con le Associazioni Onlus, come quello fatto con la Nuova Acropoli per il tempio di Apollo, oppure un intervento della Deputazione siracusana per un emendamento alla finanziaria.
Il Sen. Rotondo – continua l’Arch. Muti – aveva fatto inserire un emendamento di un milione di euro alla finanziaria del 2008 per i parchi archeologici dei siti Unesco più importanti della Sicilia. Ma poi nel testo dell’emendamento sono state inserite le aree e non i parchi così i fondi sono andati ad Agrigento”.
di Giangiacomo Farina
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