Il problema della pulizia della città, in alcune delle sue parti, è stato affrontato ma non del tutto risolto. Settimane fa è stata sollevata la vergognosa faccenda della presenza di topi alla Fontana Aretusa.
Alla “protesta” per il disagio, il neo-assessore all’Ambiente Alessandro Spadaro, insieme al Sindaco, ha tempestivamente risposto.
La derattizzazione della Fontana è stata, infatti, subito effettuata, restituendo alle papere il loro spazio vitale invaso dagli “ospiti” poco graditi.
E tra le opere urgenti di pulizia indicate dal neo-assessore dovevano essere inclusi anche i siti archeologici di via XX Settembre e di via dei Mergulensi, che da qualche tempo appaiono deturpati da rifiuti di ogni tipo.
Una scena deludente che nessun turista, ma soprattutto nessun Siracusano, vorrebbe vedere.
La preziosa storia della città risulta “coperta”, in alcuni tratti, dagli avanzi di quei passanti che, incuranti del semplice e fondamentale concetto di civiltà, gettano cartacce e quant’altro.
Gli interventi promessi non sono stati ancora realizzati in via dei Mergulensi ed in via XX Settembre, dove la situazione sembra esser rimasta la stessa di prima.
Impegni regolarmente assunti dovrebbero assicurare il decoro della città.
Qualora, invece, si trattasse di provvedimenti straordinari di pulizia finalizzati ai turisti estivi per meglio permettere loro di osservare i resti archeologici piuttosto che il pattume, sembra essere già tardi: ci avviamo, infatti, verso una fase discensionale della stagione turistica.
Sarebbe dunque il caso di intervenire quanto prima per restituire agli ammiratori della città, autoctoni o no, la sua caratteristica bellezza artistica.
Del resto, la città va tenuta pulita indipendentemente dai turisti che la visitano, poiché in primo luogo è diritto dei Siracusani che la abitano godere del patrimonio culturale ed artistico del proprio territorio.
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