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Visita alla Sonatrach dell’ambasciatore d’Algeria: “il mercato nord africano vitale per l’Italia”

L’ambasciatore ha visitato gli impianti di produzione e incontrato il gruppo manageriale della società, successivamente, nel centro conferenze della raffineria, si è svolto un incontro con le istituzioni locali tra cui il prefetto di Siracusa e i sindaci di Augusta, Melilli e Priolo

Visita dell’ambasciatore d’Algeria in Italia, Albelkrim Touahria, oggi alla Sontrach, la raffineria (ex Esso) di contrada Marcellino acquisita dal gruppo algerino Sonatrach nel 2018 ed attualmente operata dalla Sonatrach raffineria italiana. Accompagnato dall’amministratore delegato Rosario Pistorio e dal direttore finanziario Mourad Latreche, l’ambasciatore ha visitato gli impianti di produzione e incontrato il gruppo manageriale della società, successivamente, nel centro conferenze della raffineria, si è svolto un incontro con le istituzioni locali tra cui il prefetto di Siracusa e i sindaci di Augusta, Melilli e Priolo.

È la prima volta che l’ambasciatore si reca in Sicilia, nell’ambito di una visita che è iniziata ieri a Palermo con l’incontro con il presidente della Regione Siciliana, Nello Musumeci e altre autorità regionali nel quale si è discusso anche delle possibilità che la Sonatrach possa provvedere a fornire più gas anche all’Italia e alla Sicilia, attraverso il gasdotto Transmed, che collega l’Algeria all’Italia, alla luce delle ripercussioni sul mercato energetico dovute alla guerra della Russia in Ucraina.

La visita ufficiale di sua eccellenza Abdelkrim Touahria è per noi un segnale di attenzione e vicinanza molto importante – ha commentato di Pistorio -. È stata una occasione per presentare il sito e la sua integrazione con la casa madre, rafforzatasi ultimamente con la copertura del fabbisogno algerino di bitumi attraverso la produzione del sito di Augusta. Abbiamo presentato inoltre all’ambasciatore gli investimenti effettuati in questi anni in termini di sostenibilità ambientale e sviluppo tecnologico, assieme ai progetti che la nostra società ha sottoposto al confronto con le istituzioni, nella convinzione che la transizione al 2050 verso un’economia a ridotte emissioni di CO2 può essere un’opportunità di rilancio per un’area che rappresenta un’eccellenza in termini di competenze e tecnologie, soprattutto per aziende, come la nostra, che sono integrate con il mercato nord africano in continua espansione e così vitale per il sistema economico del paese Italia”.


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