Zona industriale, Ias, Sisma ’90, futuro delle Province e del Partito democratico. Lunga intervista, oggi ai microfoni di SiracusaNews, al senatore del Pd Antonio Nicita. Una conversazione che non poteva iniziare che dal tavolo di ieri al Mimit sulla zona industriale. Il senatore ha chiesto al ministro Adolfo Urso di valutare la proposta per la quale ha presentato alcuni emendamenti a partire dall’inserimento del polo tra le Zone Industriali di Interesse Strategico Nazionale.
E al tempo stesso ha chiesto di avere le idee chiare sul depuratore consortile, di continuare a seguire Isab anche dopo il golden power e di garantire che i progetti di decarbonizzazione annunciati da Eni siano funzionali a una strategia industriale complessiva di rilancio, riconversione ecologica, riqualificazione dei lavoratori, attrattività di nuovi investimenti in una filiera dell’idrogeno che veda nella decarbonizzazione e nella desanilizzazione, nonché nella realizzazione di nuovi impianti di risorse energetiche rinnovabili i suoi passaggi fondamentali, con risorse pluriennali dedicate (Fsc).
L’impressione, infatti, è che dopo un primo interesse sulla vicenda, questa la si lasci decantare. E che su Ias si voglia solo prendere tempo fino al 2026, quando i grandi utenti riusciranno ad avere una depurazione in house. Discorso diverso, invece, sui fondi del Sisma ’90: Scerra e Nicita hanno depositato, nelle rispettive camere, un’interrogazione per avere contezza formale circa gli esiti annunciati del tavolo ricognitivo ed entro la fine dell’anno dovrebbe giungere il rimborso al 90% a tutti gli aventi diritto in modo massivo e diretto ad opera dell’Agenzia delle entrate territoriale.
Nelle province di Siracusa, Catania e Ragusa sono ancora tanti quei contribuenti che, a distanza di decenni, non hanno ancora ricevuto, pur avendone titolo, il rimborso sui tributi sospesi ma pagati. Qualcosa potrebbe muoversi anche sulle elezioni al Libero consorzio. Forse non si arriverà a votare direttamente il presidente della ex Provincia entro aprile, ma per giugno potrebbe muoversi qualcosa. A Roma pare si stia procedendo in questa direzione ma anche a Palermo sembra ci sia l’accordo per ridare vita all’ente intermedio. Ultimo punto, non meno importante politicamente, il futuro del Pd in attesa dei congressi regionale e provinciale.
C’è una data, fissata proprio dal commissario Nicita, per Siracusa: congresso entro il 22 dicembre. Un regalo di Natale anticipato per un partito che deve incidere sul proprio futuro non più attraverso commissariamenti che in quanto tali devono essere transitori. Entro gennaio, quindi, il Pd potrebbe avere una nuova squadra, un nuovo segretario e, forse, un nuovo corso.
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