“Continuano ancora gli attentati intimidatori nel capoluogo aretuseo. Questi eventi criminosi che sono al vaglio delle autorità sembrano sempre più rappresentare un segnale di un tentativo di escalation dell’attività del racket delle estorsioni. Il riacutizzarsi di tale fenomeno ci preoccupa enormemente, il mondo della piccola impresa già costretta a misurarsi con una crisi profonda, un contesto socio-economico estremamente difficile e misure governative ancor più stringenti sul fronte del prelievo”.
Ad affermarlo sono Gianluca Bottaro e Gianpaolo Miceli (in foto), rispettivamente presidente comunale di CNA Siracusa e coordinatore prov.le dei Giovani Imprenditori, che aggiungono: “Sollecitiamo tutti a non abbassare la guardia, le istituzioni nella loro azione di controllo, nella repressione di fenomeni intimidatori e gli imprenditori che hanno il dovere di denunciare i malfattori.
Registriamo una graduale tendenza alla denuncia, coraggio e senso civico di nostri colleghi che si sono fatti avanti senza esitazione, crediamo fermamente che questa sia la vera ed unica strada per permettere al nostro territorio di liberarsi da questa “tassa invisibile” che frena lo sviluppo e gli investimenti.
A fronte di questa tendenza costatiamo però una difficoltà reale per chi denuncia, gli stessi attori della repressione dei fenomeni estorsivi lamentano procedure difficili che finiscono per rendere poco conveniente la denuncia. Nel Luglio scorso i Giovani Imprenditori di CNA SIRACUSA hanno tenuto un incontro su legalità e imprese focalizzando l’attenzione proprio su questo tema, sulla necessità di fornire anche alle forze di controllo strumenti semplici, procedure meno pesanti a cominciare dall’istituto stesso delle notifiche che impegnano inutilmente personale mentre si potrebbe procedere con la posta certificata liberando l’azione di una porzione significativa del personale in organico alle procure. È un semplice esempio di una condizione più ampia nella quale occorre determinare una vera certezza del diritto punendo ancor più severamente gli estortori per dare dimostrazione degli effetti di una condanna ed evitare lo scoramento di chi denuncia e vede libero il proprio aguzzino dopo poco tempo.
Lavoreremo con forza per dare valore a questi temi, per sostenerli sin dai primi passi mossi dall’impresa partendo proprio dai giovani imprenditori dando loro informazioni e sostegno perché crediamo fortemente nel nostro territorio e nel suo rilancio, un processo che non può non passare da un attacco frontale a chi si fa beffe dei sacrifici degli onesti pensando di rimanere impunito”.
© Riproduzione riservata - Termini e Condizioni
Stampa Articolo
© Riproduzione riservata - Termini e Condizioni


