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A Siracusa il congresso nazionale delle guide turistiche, oltre 300 ospiti da più di 40 Paesi

Dopo un tour per la Sicilia, partito da Catania, tappa nel territorio aretuseo passando per i comuni più belli della provincia dove le guide sono state accolte tra visite organizzate e degustazioni

Oltre 300 guide da più di 40 Paesi di tutto il mondo, da qualche giorno, stanno partecipando al XX congresso nazionale delle guide turistiche che si tiene a Siracusa.

Dopo un tour per la Sicilia, partito da Catania, tappa nel territorio aretuseo passando per i comuni più belli della provincia dove le guide sono state accolte tra visite organizzate e degustazioni. Tutte delizie a chilometro zero, così come vuole la tradizione culinaria siciliana che è tra i temi alla base dell’evento insieme con cineturismo, overtursimo e turismo delle radici.

“Il nutrizionista Giorgio Calabrese – ha raccontato Carlo Castello, presidente dell’associazione Guide turistiche durante un’intervista a SiracusaNews – ha incantato gli ospiti parlando della dieta mediterranea e dell’utilizzo dell’olio”.

Un momento di scambio culturale che s’incastra tra le visite storiche dei siti culturali che hanno lasciato i visitatori a bocca aperta.

“C’è chi mi ha chiesto di andare alla grotta di Indiana Jones – continua Castello – e questo desiderio mi ha fatto anche sorridere”. Eppure, che sia tramite la pellicola di un film oppure in occasione di un congresso nazionale, sempre di pubblicità del territorio si tratta.

Anzi, a dirla tutta, “in questo caso si parla di promozione ad alto livello” – spiega Fabio Granata, assessore al Turismo.

Granata, politico di lungo corso, ci tiene a spegnere le possibili polemiche che possono nascere sui social e in città: “l’evento ha una grande valenza non solo sul lungo periodo ma anche nel breve – ancora Granata – perché i nostri 300 ospiti hanno riempito le strutture ricettive locali e i ristoranti, con una buona ripercussione economica sul territorio”.

Il congresso, peraltro, organizzato nel mese di gennaio punta a essere una piccola tappa per la destagionalizzazione a cui Siracusa guarda da tempo.

“Probabilmente però – conclude Granata – bisogna riflettere anche sui tempi di pausa dei flussi turistici che possono essere un momento in cui abbellire la città e fare i lavori di riqualificazione”.

Occhi puntati, quindi, alla prossima stagione estiva. E su questo, Castello e Granata, non hanno dubbi: “sarà un anno molto importante”.


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